Dieci anni di Caritas nel cuore dello Sri Lanka
Colombo (AsiaNews) - Nel nord dello Sri Lanka, a ridosso della regione teatro dello sconto tra l’esercito governativo e i ribelli del Liberation Tigers of Tamil Eelam (Ltte). La Caritas di Anuradhapura da dieci anni è all’opera. All’inizio del mese ha festeggiato l’anniversario della fondazione e domani celebrerà la ricorrenza con una cerimonia nei locali adiacenti al centro buddista di Mandapaya a Pollonnaruwa. “Sono attesi rappresentanti di tutte le religioni”, racconta ad AsiaNews padre Paaris Jayamaha, direttore della Caritas. Il vescovo di Anuradhapura, monsignor Andrai, e padre Damian Fermando, direttore nazionale di Caritas Sri Lanka, saranno gli ospiti principali della celebrazione.
"Dieci anni fa - racconta padre Jayamaha - non esisteva un centro per la nostra diocesi e fu padre Oswald Gomis, allora vescovo della città, a prendere l’iniziativa e cominciare”: affidò il compito a padre Benedict Perera che il 1 settembre del 1998 aprì il centro Caritas chiamandolo "Sethsaviya".
Sorto nell’antica capitale dell’isola, il centro è un’opera degli Oblati di Maria immacolata e sin dai primi anni di attività è diventato un riferimento per la popolazione della regione, la Rajarata che raccoglie i distretti di Anuradhapura e Pollonnaruwa. Oltre 6mila famiglie sono aiutate da “Sethsaviya”: la maggioranza sono di religione buddista cui si aggiungono cattolici e musulmani; pochi i tamil.
Il centro ha affrontato insieme alla popolazione tutte le difficoltà che nel corso del decennio hanno caratterizzato la regione: la guerra nel nord dell’isola che ancora oggi non trova fine, le crisi alimentari e la povertà che a cicli imperversa in un’area ancora legata ad un sistema agricolo poco sviluppato.
Gli Oblati di Sethsaviya raccontano oggi la loro opera a partire dai programmi per educare i gruppi familiari ad una economia condivisa e responsabile. Il “National animation program - spiega Paaris Jayamaha – è attivo in 13 parrocchie della diocesi. Ad oggi 120 piccoli gruppi di animazione sono stati formati nei distretti di Anuradhapura and Polonnaruwa. In tutto parliamo di 1210 persone coinvolte nei gruppi e di 6mila famiglie beneficiarie, oltre che di 200 borse di studio”. “Tra i partecipanti al programma - racconta il religioso - oggi sono in circolo 22milioni di rupie srilankesi (poco più di 150mila euro Ndr), così, attraverso questo sistema, i membri di questi gruppi di animazione riescono ad incrementare il loro reddito”.
La guerra che da oltre 30 anni caratterizza la vita della popolazione del nord è un altro tema al centro dell’attività di Sethsaviya che “ha iniziato un vero e proprio programma di pace per la diocesi”. L’ultimo grave attentato legato allo scontro tra forze governative e gruppi tamil è avvenuto all’inizio di ottobre ed è costato la vita a 27 persone. L’opera viene svolta nelle zone di confine della regione, in villaggi come Kebithigollewa e Padaviya spesso teatri di scontri e attentati“. Grazie a questo programma – racconta padre Jayamaha – abbiamo iniziato a costruire rapporti di stima tra buddisti e cattolici nella diocesi”.
Tra le tante iniziative, negli ultimi due anni il centro Caritas ha anche sviluppato un programma abitativo aiutando 100 famiglie a costruirsi una casa vera e propria. “Con l’Housing program – dice il direttore - non siamo in grado di rispondere ai tanti che ne hanno bisogno, ma Sethsaviya cerca di procedere per gradi e ridurre il numero di chi è senza casa”.
Insomma, nell’anniversario della fondazione, il centro fondato dagli Oblati ha potuto incontrare i bisogni della popolazione in molti modi, dall’aiuto alla scolarizzazione dell’infanzia al sostegno delle piccole attività agricole condotte dai gruppi familiari. Sethsaviya in dieci anni è divenuta una presenza stimata e ricercata da chi vive nella regione di Rajarata.
28/07/2020 12:55