Di origine iraniana i missili usati dai ribelli Houthi contro Riyadh e Abu Dhabi
È quanto emerge da una indagine delle Nazioni Unite. Se confermato, il trasferimento viola la risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza. Gli investigatori Onu non hanno potuto stabilire però se le armi sono state trasferite in modo diretto dal territorio iraniano.
New York (AsiaNews/Agenzie) – I missili usati dai ribelli yemeniti Houthi contro Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti sono di origine iraniana. Lo ha dichiarato ieri una missione d’inchiesta delle Nazioni Unite, che ha basato le sue conclusioni sui rottami di nove missili balistici, sei vettori da crociera e alcuni droni.
L’indagine Onu riguarda gli attacchi missilistici lanciati dalle milizie filo-Teheran Houthi contro il territorio saudita e quello degli Emirati negli ultimi due anni. Riyadh e Abu Dhabi guidano una coalizione di Stati del Golfo che sostiene militarmente il governo yemenita riconosciuto dalla comunità internazionale contro gli Houthi.
Se confermato, l’invio di armi agli Houthi da parte dell’Iran costituisce una violazione della risoluzione 2231 delle Nazioni Unite, che appoggia l’accordo internazionale sul contenimento del programma nucleare iraniano del 2015 – e che ora la Repubblica islamica cerca di rinegoziare con gli Usa per il suo rilancio.
Gli investigatori Onu non hanno potuto stabilire però se le armi sono state trasferite in modo diretto dall’Iran, e se ciò è avvenuto dopo il 16 gennaio 2016, data in cui è entrata in vigore la risoluzione 2231.
17/01/2022 13:37