Dhaka: per la prima volta, condannati sei giovani per molestie sessuali in pubblico
di William Gomes
Un tribunale ha condannato a sette giorni di carcere un gruppo di ragazzi, fra i 16 e i 22 anni, sorpresi a molestare delle studentesse. È il primo caso di condanna al carcere per "eve teasing", una pratica rimasta sinora impunita. In sei mesi 44 suicidi fra le giovani per molestie sessuali o vessazioni in famiglia.
Dhaka (AsiaNews) – Per la prima volta un tribunale del Bangladesh ha condannato al carcere sei giovani per eve teasing, un “eufemismo” utilizzato nell’Asia del Sud per definire le molestie sessuali in pubblico. I colpevoli dovranno scontare una pena pari a sette giorni di carcere.
Ieri la Corte di primo grado del distretto di Narayanganja, nella divisione di Dhaka, Bangladesh centrale, ha condannato sei ragazzi di età compresa fra 16 e 22 anni a sette giorni di galera, in base alla sezione 34 del Codice di procedura penale. Essi sono Mohammed Kamal Hossain, di 22 anni, Mohammed Mamun, 16 anni, Mohammed Sayful Islam Nahid Khan, 18 anni, Mohammed Sumon Shyek, anch’egli di 18 anni, Mohammed Sentu Miah e Mohammed Apu Islam, entrambi di 20 anni.
Il giudice Ashrafuzzaman Zilani ha emesso la sentenza in base alle prove fornite dagli agenti che hanno arrestato i giovani. Il 4 maggio una squadra delle Rapid Action Battalion (RAB-11) ha sorpreso il gruppo mentre molestava alcune studentesse della scuola “Gono Bidyaa Niketon”, situata nel distretto di Narayanganja. La polizia ha arrestato i sei ragazzi, processati il giorno seguente per direttissima.
L’eve teasing è un eufemismo utilizzato in Pakistan, India e Bangladesh per definire gli assalti, le molestie o gli abusi a sfondo sessuale in luogo pubblico ai danni di ragazze o donne indifese. Il nome “Eva” si riferisce alla prima donna della storia, secondo la tradizione biblica. Biswas Afzal Hossain, ufficiale di polizia, spiega ad AsiaNews che “questa punizione servirà da esempio” per tutti i malviventi e “aiuterà a prevenire questo tipo di crimini” che “cerchiamo in tutti i modi di debellare”.
Fonti della polizia rivelano che negli ultimi sei mesi sono avvenuti 44 casi di suicidio fra le donne e 14 negli uomini a causa di molestie sessuali, abusi, repressioni, vessazioni in famiglia. Tra queste vi è la triste storia di Umme Kulsum Elora, 14 anni, studentessa della Model High School di South Banasree, a Dhaka. Il 3 aprile scorso la giovane si è suicidata ingoiando pesticidi, perché esasperata dalle continue molestie subite da un diciannovenne.
Per oltre un anno Rezaul Kamil e un suo amico avrebbero compiuto assalti alla giovane in pubblico, nell’indifferenza dei genitori del giovane e delle autorità locali. Per sfuggire alle molestie, la ragazzina ha scelto di suicidarsi.
Attivisti per i diritti umani e per i diritti delle donne accolgono con favore la prima sentenza di condanna per eve teasing; essi auspicano possa diventare un “precedente” da applicare anche in futuro nei casi analoghi.
Vedi anche
In India aumentano le condanne a morte (poi non eseguite)
03/02/2023 12:48
03/02/2023 12:48
Attivisti contro la pena di morte. Sirisena tenta di zittirli
23/02/2019 08:00
23/02/2019 08:00