Dhaka: Benjamin Jewel Rozario, medico cattolico in prima linea contro la lebbra
Responsabile sanitario dell'istituto TLMI-Bangladesh, Rozario da 12 anni dedica la sua vita ai pazienti affetti da lebbra, ispirandosi all'esempio di Gesù. Nonostante i progressi, la malattia è ancora circondata da stigma e superstizioni. Celebrando la giornata mondiale dei lebbrosi il 26 gennaio, il Bangladesh punta all'eliminazione della lebbra entro il 2030.
Dhaka (AsiaNews) – “Avrei potuto scegliere una strada diversa, come molti altri medici, per guadagnare di più”, racconta ad AsiaNews il dottor Benjamin Jewel Rozario, responsabile nazionale dell'assistenza sanitaria presso il Leprosy Mission International Bangladesh (TLMI-Bangladesh). “Ma ho deciso di occuparmi delle persone affette da lebbra, mostrando loro l'amore di Dio attraverso il mio servizio. Anche Gesù ha guarito i malati di lebbra e io mi sento chiamato a seguire le sue orme”.
Rozario, 44 anni, parrocchiano della chiesa di Golla a Dhaka, da 12 anni dedica la sua vita al servizio dei pazienti affetti da lebbra. Questo impegno, dice, gli ha portato molte benedizioni: “Quando ho iniziato questo lavoro, qualcuno mi disse: ‘La tua carriera medica è finita. Non guadagnerai molto’. Ma ho ricevuto molte benedizioni grazie a questa missione. Mi sono reso conto di quanto queste persone siano indifese e trascurate”.
Il 26 gennaio il Bangladesh celebrerà la Giornata mondiale dei lebbrosi, istituita dall’umanista francese Raoul Follereau, uno dei fondatori della Federazione internazionale delle associazioni anti-lebbra. La ricorrenza, che cade la terza domenica dopo l’Epifania, ricorda il miracolo di Gesù che guarì un lebbroso, come raccontato nei Vangeli.
Il TLMI opera in 40 dei 64 distretti del Bangladesh e nel 2024 ha diagnosticato 3.519 nuovi casi di lebbra. Nonostante i progressi nella gestione della malattia, la lebbra rimane circondata da stigma e superstizioni. Molti credono ancora che sia una maledizione divina, alimentando discriminazione e isolamento.
Un esempio delle sfide affrontate dal TLMI è il caso di Mohammad Rahman, un giovane che è stato escluso dalla scuola a causa della paura del contagio. Gli insegnanti non avevano problemi con la presenza di Mohammad a scuola, ma i genitori degli altri alunni sì. Il TLMI è intervenuto educando la comunità locale, permettendo a Mohamamd di continuare gli studi”.
Rozario ha ammesso che lavorare con i pazienti lebbrosi comporta dei sacrifici: “Posso prestare servizio solo in questa istituzione, perché i pazienti lebbrosi raramente hanno le risorse per curarsi altrove. Sono tra i più poveri dei poveri. Tuttavia, rimango perché trovo uno scopo e una felicità in questo lavoro. Servendoli, vivo i miei valori cristiani”.
I più vulnerabili alla lebbra sono i lavoratori a basso reddito come i conducenti di risciò e i contadini. Ma il futuro offre speranze: “Sono in corso ricerche per sviluppare un vaccino contro la lebbra. Una volta scoperto, potremo controllare la malattia in modo più efficace”.
Una delle maggiori sfide in questo campo, ha osservato il dottor Rozario, è la mancanza di interesse da parte di altri medici. “L'assistenza ai lebbrosi non offre incentivi finanziari, il che scoraggia molti medici. Ma io resto perché sento le storie di questi pazienti: la vita di una persona sana può cambiare drasticamente a causa di questa malattia. Eseguo interventi chirurgici per ripristinare gli arti disabili, aiutandoli a ritrovare un senso di normalità”.
Il TLMI si dedica all’eliminazione della lebbra entro il 2030, in linea con gli obiettivi nazionali. L’organizzazione fornisce diagnosi, trattamento, riabilitazione e supporto psicosociale. Attraverso progetti di inclusione sociale e advocacy, lotta contro lo stigma e promuove lo sviluppo sostenibile.
Con oltre 70 pubblicazioni scientifiche e ricerche innovative, il TLMI-Bangladesh continua a influenzare la gestione globale della lebbra e a sostenere le comunità più emarginate. Come sottolinea il dottor Rozario: “Il nostro lavoro non riguarda solo le cure mediche, ma la dignità e la speranza per chi è stato dimenticato dalla società”.
30/01/2016 13:07