Dhaka, manifestanti assediano edifici del governo

Continuano le proteste dell'opposizione per il rinnovo della Commissione elettorale. In città arriva l'inviato Onu. Kofi Annan "preoccupato" per gli sviluppi della situazione.

Dhaka (AsiaNews/Agenzie) Non cessano i disordini e le proteste di piazza in Bangladesh. Nella capitale Dhaka numerosi attivisti politici oggi assediano il Segretariato amministrativo principale, mentre nel Paese arriva l'inviato speciale Onu nel tentativo di normalizzare la situazione in vista delle elezioni generali del 21 gennaio.

Secondo testimoni oculari, membri della Lega Awami (AL) - l'alleanza di 14 partiti d'opposizione guidata da Sheik Hasina hanno bloccato tutte le strade che conducono all'edificio governativo impedendone l'accesso e l'uscita ai suoi funzionari. Le autorità hanno dispiegato centinaia di poliziotti tenuta anti-sommossa per evitare scontri.

Da settimane il Bangladesh è scosso da violente proteste di piazza che pochi giorni fa hanno costretto il capo della Commissione elettorale, M.A. Aziz, ad autosospendersi dall'incarico per tre mesi. A sostituirlo è ora uno dei suoi vice, Mahfuzur Rahman. La AL chiede la rimozione di tutti i membri della Commissione elettorale ritenuti troppo legati al governo uscente del Partito nazionalista del Bangladesh (BNP) dell'ex premier Begum Khaleda Zia e al suo alleato, il partito d'ispirazione islamica, Jaamat-i-Islami.

Da fine ottobre, quando il governo in carica ha lasciato il posto ad uno provvisorio, almeno 40 persone sono morte e centinaia sono rimaste ferite in seguito agli scontri tra fazioni rivali.

Oggi intanto è arrivato a Dhaka il direttore della Divisione Onu per l'assistenza elettorale, Craig Jenness, per una visita di tre giorni nel Paese. Jenness dovrebbe incontrare il presidente Iajuddin Ahmed, anche capo del governo ad interim, Khaleda Zia, Sheik Hasina e membri della società civile. Ieri lo stesso Segretario generale Onu, Kofi Annan, ha detto di seguire con preoccupazione gli sviluppi della situazione in Bangladesh.