Dhaka, il governo mette al bando i mendicanti
di William Gomes
Tre mesi di carcere a chi è sorpreso a chiedere la carità in luoghi pubblici. Le autorità promettono di eliminare il fenomeno entro cinque anni, ma nel Paese ci sono circa 60 milioni di persone che vivono al di sotto della soglia della povertà.
Dhaka (AsiaNews) - Il governo del Bangladesh mette al bando i mendicanti. Con una legge approvata a voto palese, il parlamento ha deciso che chiunque chieda la carità in pubblico o mostri menomazioni e mutilazioni per ottenere soldi sconterà una pena di tre mesi di reclusione.
La legge, proposta dal ministro degli Interni, Sahara Khatun, riguarderà le grandi città del Paese e giunge dopo che il parlamento ha incluso nella categoria di metropoli anche Sylhet e Barisal. Insieme a queste due città e alla capitale Dhaka, la nuova legge anti-mendicanti entrerà in vigore entro un mese anche a Chittagong e Rajshahi.
Diverse associazioni umanitarie accusano l’esecutivo del premier Sheikh Hasina Wazed di compiere una “sfacciata violazione” dei diritti umani. Secondo le stime delle Nazioni Unite circa il 40% degli oltre 150 milioni di abitanti vivono al di sotto della soglia di povertà. Nella sola capitale il numero dei mendicanti è stimato tra le 27mila e le 100mila persone.
Il governo respinge le accuse affermando che la legge sradicherà il fenomeno dei mendicanti nell’arco di cinque anni e assicurerà maggiore sicurezza per i cittadini. Resta tuttavia da chiarire come le autorità intendano garantire la reale messa in atto della nuova direttiva.
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