Dhaka, il dramma di una vedova cattolica senza casa né lavoro

di William Gomes

Il marito di Laili Costa è stato assassinato il 14 luglio da un commando armato. I poliziotti non indagano perché la donna non può pagare il “pizzo”. A breve verrà sfrattata e le figlie soffrono di malnutrizione grave. Nel cuore un desiderio: “festeggiare il Natale con le mie bambine”.

Dhaka (AsiaNews) – Non ha una casa, un lavoro, il marito è stato ucciso in circostanze misteriose e le figlie rischiano di morire di fame. È il dramma di una donna cattolica della parrocchia del Santo Rosario, a Dhaka, che ha un solo desiderio: “festeggiare il Natale con le mie bambine”.

Laili Costa racconta ad AsiaNews le difficoltà che vive dalla morte del marito: “Il proprietario della prima casa ci ha cacciati. Abbiamo trovato un secondo alloggio, ma a breve dovremo andarcene”. La figlia più grande ha lasciato la scuola “perché non riuscivo a pagare le rette”; la seconda soffre di malnutrizione grave, e potrebbe “morire in ogni momento”.

Le difficoltà della famiglia sono iniziate con la morte del marito Joacem Costa (nella foto, scattata durante il matrimonio), un piccolo imprenditore, ucciso lo scorso 14 luglio a colpi di arma da fuoco da un commando. Il fratello di Joacem ha denunciato l’omicidio e teme ritorsioni dalla banda criminale.

La donna aggiunge che non può pagare “il pizzo” a Mohamed Moinul Islam, il pubblico ufficiale titolare delle indagini sull’assassinio del marito e, per questo, sinora non ha ottenuto giustizia. Il poliziotto risponde che il fatto “è avvolto nel mistero”, ma la polizia continua a “seguire la vicenda per fare chiarezza”.

Laili Costa ha ricevuto la solidarietà di attivisti per i diritti umani e da sacerdoti cattolici. Nessuno, sinora, le ha offerto un lavoro o una casa dove trasferirsi con la famiglia. “Ho paura – conclude la donna – che non potrò nemmeno festeggiare il Natale con le mie figlie”.

In Bangladesh i cattolici sono una esigua minoranza. Su una popolazione di circa 143 milioni di abitanti, i musulmani sono circa il 90% della popolazione, il 9,5% è induista e lo 0,3% di fede cristiana. In passato si sono ripetuti attacchi, violenze e persecuzioni contro le minoranze religiose.