Dhaka, cattolico muore per le violenze dei musulmani che vogliono rubargli la terra
Dhaka (AsiaNews) – Sunil Gomes, padre di famiglia cattolico e fedele della parrocchia di san Lorenzo a Dhaka, è morto il 28 giugno scorso a causa delle continue torture mentali praticate dai vicini di casa musulmani che cercano di rubargli la terra. I familiari hanno rivelato la notizia soltanto oggi e adesso hanno paura di essere attaccati dai musulmani.
La famiglia di Sunil Gomes è da tempo sotto pressione. I loro vicini di casa islamici vogliono cacciarli dalla loro proprietà da più di un anno. L’8 ottobre 2009, un gruppo di musulmani ha fatto irruzione in casa Gomes, ha minacciato la famiglia e si è impossessata di metà del giardino costruendo un muro divisorio. Hanno anche sostituito la targa con il cognome Gomes e una piccola croce, con un’altra che riporta la scritta “Allah akbar”.
Il 22 ottobre scorso, i musulmani hanno attaccato di nuovo la famiglia Gomes sparando diversi colpi di pistola contro la casa.
Lo scorso 28 giugno, a causa delle violente pressioni, Sunil Gomes è morto. Rita Gomes (nella foto), sorella maggiore di Sunil, ha dichiarato ad AsiaNews: “Eravamo appena venuti a conoscenza che è in corso un’udienza in tribunale che riguarda la nostra terra e che i musulmani si stanno preparando ad attaccarci per rubarci la casa”.
“Io sono un avvocato - continua - ma non posso aiutare la mia famiglia. La commissione nazionale dei diritti umani ha preso le difese dei musulmani, la polizia è stata corrotta e si è rifiutata di proteggerci. Il problema principale è che siamo cattolici e nessuno vuole aiutarci”.
Rita Gomes ha anche aggiunto che ora in casa sono rimaste solo lei, la sorella minore e la madre: “Nostro padre è morto perché lo Stato non ci ha protetto. Abbiamo paura di essere uccise dai musulmani, possono attaccarci in qualunque momento. La nostra unica speranza è la Madonna, ho chiesto a tutti i cristiani di pregare per la nostra famiglia”.
Sequestri di terreni e case sono molto comuni in Bangladesh. Di solito le vittime sono membri delle minoranze etniche e religiose.