Deputati di Hong Kong: "servono ancora fondi per curare i malati di Sars"
Il virus è stato debellato, ma le cure hanno prodotto gravi effetti collaterali come la perdita di memoria o malattie delle ossa. Alcune persone non ricevono più aiuti dato che hanno raggiunto il tetto massimo di spesa stanziato dal governo al momento dell'epidemia. Una situazione "umiliante", la definiscono i deputati.
Hong Kong (AsiaNews/Scmp) Servono ulteriori finanziamenti pubblici per sostenere chi è stato contagiato dalla Sindrome acuta respiratoria, la Sars, e per i familiari delle persone decedute a causa del virus. Lo hanno dichiarato mercoledì 17 maggio i deputati di Hong Kong.
È stata infatti approvata con i voti di partiti diversi la petizione presentata dal medico e deputato Fernando Cheung Chiu-hung. Secondo il medico il tetto massimo del fondo andrebbe rivisto con un finanziamento governativo.
Cheung dichiara che 290 persone sono ancora coperte dal Fondo perché affette dal virus o perché sospettate di esserlo. Altre 9 persone però non hanno più gli stessi diritti perché hanno già raggiunto il tetto massimo di spesa previsto dal governo. Il Fondo riconosce infatti una spesa massima di 500 mila dollari a persona. "La Sars però dichiara il medico - non è solo una tragedia personale, ma anche una responsabilità del governo. Il fatto che il governo non si sia reso conto della gravità della malattia ha fatto si che il numero delle persone contagiate sia aumentato, perchè non sono state prese precauzioni e non ci si è preparati in tempo con un lavoro di prevenzione".
L'epidemia di Sars infatti era stata nascosta dal governo cinese per mesi, e ciò ha provocato una rapida diffusione dell'infezione in più di 30 Paesi. Ad Hong Kong l'epidemia è scoppiata con forza nel marzo 2005. Sono state contagiate 1.755 persone, 351 delle quali sono decedute. Scienziati e medici si sono trovati davanti a un morbo per il quale non si conoscevano cure, e hanno usato medicine, come gli steroidi, che danno rapidi risultati ma portano gravi effetti collaterali se assunte in dosi massicce. In tre mesi l'epidemia è stata debellata, ma centinaia fra i 1.404 sopravvissuti soffrono per gli effetti collaterali della cura, come perdita di memoria, osteoporosi e necrosi vascolare, un'infermità che comporta la morte delle cellule delle ossa e che rende invalidi. Per gli altri sopravvissuti si teme che questi sintomi appaiano in futuro. Molti malati non sono in grado di lavorare e perciò gli aiuti economici sono necessari per vivere e ricevere cure mediche.
Cheung definisce quindi umiliante la scelta del governo, il quale ha comunicato ai sopravvissuti dal contagio che quando i soldi del fondo si esauriscono l'unica alternativa è fare riferimento all'assicurazione sociale.
Anche altri deputati chiedono ulteriori finanziamenti. "Non è giustificabile il fatto che il governo si dimentichi dei pazienti malati di Sars e dei parenti delle vittime", dichiara Li Fung-ying, deputato unionista. Sophie Leung Lau Yau-fun, deputato del partito liberale, aggiunge che la situazione è più grave di quanto previsto nel momento in cui sono stati stanziati i fondi, in modo particolare a causa degli effetti collaterali delle cure.