Delga, islamisti minacciano i cristiani: "Quando l'esercito se ne andrà distruggeremo tutto"
Delga (AsiaNews) - I copti di Delga (Alto Egitto) subiscono ancora la persecuzione degli islamisti anche davanti alla presenza di esercito e polizia. Testimoni raccontano che "i Fratelli Musulmani passano in rassegna le abitazioni cristiane prima dei poliziotti, imponendo loro il silenzio. Chi parla muore".
Secondo Anba Aghabious, sacerdote di Delga, i Fratelli Musulmani incolpano i cristiani di aver fatto giungere l'esercito nella città: "Viviamo ancora in un clima di terrore".
Intervistato da Mina Thabet, fondatore della Maspero Youth Union, un testimone spiega che "gli islamisti costringono gli abitanti a firmare documenti dove si attesta che non hanno subito alcun attacco da parte degli estremisti. Se il foglio non viene firmato i Fratelli Musulmani distruggeranno le abitazioni non appena l'esercito lascerà la città".
Lo scorso 14 agosto gli islamisti hanno approfittato del caos iniziato con lo sgombero dei sit-in pro-Morsi al Cairo per occupare Delga e imporre la sharia a tutta la popolazione. I Fratelli Musulmani hanno incendiato almeno 62 abitazioni e costretto metà della popolazione a fuggire fuori dal governatorato di Minya. Molte delle persone rimaste vivono in strada o ospitate da altre famiglie cristiane e musulmane.
Oggi, la polizia ha annunciato che il regista delle azioni di "terrorismo" contro i cristiani di Delga e Minya è Abdel Maged, storico leader della Jamaa al-Islamya, fuggito in Alto Egitto lo scorso 3 luglio dopo la deposizione di Mohamed Morsi. (S.C.)