Decine di migliaia ai funerali dell’ex premier Koirala, fautore della democrazia nepalese
Kathmandu (AsiaNews) – Decine di migliaia di persone hanno partecipato ieri ai funerali dell’ex premier Girijia Prasad Koirala, storico fautore della democrazia e leader del Partito del Congresso, morto il 20 marzo scorso all’età di 86 anni per attacco cardiaco. Il suo corpo è stato cremato nel tempio di Pashupatinath (Kathmandu) secondo il tradizionale rito indù alla presenza di tutte le autorità politiche Paese. Prima dei funerali la salma è stata esposta per un giorno presso il Dasarath Stadium di Kathamandu, per consentire a tutta la popolazione l’ultimo saluto.
Presidente del partito del Congresso nepalese, Koirala ha guidato il governo dal 1991 al 2008, ricoprendo per sette volte l’incarico di Primo ministro. La sua figura diviene nota in tutto il mondo nel 2006 quando all’età di 83 anni si mette alla testa delle grandi manifestazioni di protesta che costringono l'autoritario re Gyanendra a ridare un ruolo politico al parlamento. Dopo la deposizione del re, Koirala diventa presidente ad interim e fino al 2008 guida il Paese nel passaggio verso la democrazia. Nel maggio 2008 si dimette per consentire la formazione di un nuovo governo e il reintegro nella politica degli ex ribelli maoisti, principali autori della rivolta contro re Gyanendra. Fino alla morte resta una figura di riferimento per il processo di pace tra maoisti ed esercito, tutt’oggi in corso.
Ram Baran Yadav, attuale presidente del Nepal, afferma: “Questa è una grave perdita per il Paese. Grazie alla sua guida il Paese si avviato verso il processo di pace. Dobbiamo fare tesoro della sua lezione per portare il Nepal verso nuovi sbocchi”.
Tra i messaggi di cordoglio anche quelli della comunità internazionale e del premier indiano Manmohan Singh. Questi ha ricordato Koirala come un "leader per le masse e un vero uomo di stato capace di guidare la politica nepalese lungo la giusta rotta in molte delle svolte chiave della storia del paese".
La comunità tibetana in esilio ha reso omaggio all’ex premier accedendo oltre mille lampade in sua memoria. “Il Nepal ha perso uno dei suoi figli migliori – ha affermato Thinley Gyatso, responsabile del Tibetan Reception Centre DI Kathmandu - E’ sempre stato buono e generoso verso tutte le persone, senza pregiudizi verso il loro credo religioso e politico”.