Damasco annuncia per fine novembre la conferenza per fermare la guerra
Damasco (AsiaNews/Agenzie) - Si terrà il 23 e 24 novembre a Ginevra la nuova conferenza per trovare una via d'uscita alla guerra in Siria. Lo ha annunciato ieri sera il vice -Primo ministro di Damasco, Qadri Jamil.
L'annuncio è stato fatto da Jamil nel corso di una conferenza stampa tenuta a Mosca, rispondendo a una domanda proprio su una possibile data della conferenza che Stati Uniti e Russia cercavano di organizzare fin dal maggio scorso.
Impossibile al momento valutare la portata dell'annuncio, viste le divisioni esistenti nell'opposizione, evidenziate anche da quanto detto, all'inizio di questa settimana, dal principale gruppo di opposizione all'interno della Coalizione nazionale siriano (Cns), che non parteciperà a Ginevra II.
"Il Consiglio nazionale siriano, che è il più grande blocco della Coalizione, ha preso la ferma decisione ... di non andare a Ginevra, nelle circostanze attuali", ha detto il presidente del gruppo, George Sabra.
Sabra ha affermato che il SNC non negozierà prima della caduta del regime, aggiungendo "Questo significa che non resteremo nella coalizione se deciderà di andare" a Ginevra.
Buoni progressi, intanto, sono annunciati per quanto riguarda la ricerca e la distruzione delle armi chimiche. Un portavoce dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPAC) ha detto che sono stati ispezionati più di 20 siti.
"Alcuni" ha precisato sono inaccessibili per i 60 ispettori, per motivi di sicurezza, che resta una delle preoccupazioni del gruppo.
Sul fronte del conflitto, infine, di rilievo la notizia data ieri sera dalla televisione siriana dell'uccisione da parte di uomini armati di un importante esponente dell'intelligence militare, il generale Jamaa Jamaa.
Jamaa era il capo dell'intelligence militare nella provincia orientale di Deir el-Zour ed era considerato uno degli ufficiali più importanti dell'esercito.