Damasco accetta l’invio di osservatori arabi, ma pone condizioni
Assad ha informato la Lega araba del suo assenso all’invio di osservatori per monitorare la situazione al fine di evitare un inasprimento delle sanzioni. Ha però avanzato alcune richieste ora all’esame dei Paesi arabi. Oggi Hillary Clinton incontra l’opposizione a Ginevra.
Damasco (AsiaNews/Agenzie) – Il governo di Damasco ha annunciato che accetterà gli osservatori internazionali previsti dal piano arabo per risolvere la crisi nel Paese, ma in maniera condizionata. La Lega araba ha minacciato di imporre nuove sanzioni nel caso che il regime di Assad non accettasse la parte del piano che riguarda il monitoraggio della situazione, e ha risposto alla disponibilità condizionale di Damasco affermando che la sta studiando.
Domenica scadeva l’ultimatum della Lega araba; il governo siriano, che inizialmente ha rifiutato l’idea del monitoraggio internazionale, ha inviato una lettera alla Lega araba, nella tarda serata di domenica, accettando di fare entrare osservatori, se le sue condizioni vengono accolte. “Il governo siriano ha risposto positivamente alla firma del protocollo, basato sulla comprensione che la Siria dà di questa cooperazione” ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri damasceno Jihad Makdisi. Il segretario Generale della Lega araba al Cairo ha confermato l’esistenza della lettera, specificando che conteneva “nuove richieste. Abbiamo contattato i ministri degli Esteri arabi e li abbiamo informati”. Sono in corso consultazioni.
Le sanzioni della Lega araba ponevano 19 alti funzionari siriani sulla “lista nera”, impedendo i viaggi nei Paesi arabi e congelando i loro conti all’estero, oltre a chiedere il taglio del 50% nei voli da e per la Siria e altre forme di embargo. Unione europea e Stati Uniti stanno già applicando sanzioni su Damasco. Nel frattempo il Segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, incontrerà oggi a Ginevra sette membri dell’opposizione siriana in esilio. Un primo incontro era già avvenuto il 2 agosto scorso.
Domenica scadeva l’ultimatum della Lega araba; il governo siriano, che inizialmente ha rifiutato l’idea del monitoraggio internazionale, ha inviato una lettera alla Lega araba, nella tarda serata di domenica, accettando di fare entrare osservatori, se le sue condizioni vengono accolte. “Il governo siriano ha risposto positivamente alla firma del protocollo, basato sulla comprensione che la Siria dà di questa cooperazione” ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri damasceno Jihad Makdisi. Il segretario Generale della Lega araba al Cairo ha confermato l’esistenza della lettera, specificando che conteneva “nuove richieste. Abbiamo contattato i ministri degli Esteri arabi e li abbiamo informati”. Sono in corso consultazioni.
Le sanzioni della Lega araba ponevano 19 alti funzionari siriani sulla “lista nera”, impedendo i viaggi nei Paesi arabi e congelando i loro conti all’estero, oltre a chiedere il taglio del 50% nei voli da e per la Siria e altre forme di embargo. Unione europea e Stati Uniti stanno già applicando sanzioni su Damasco. Nel frattempo il Segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, incontrerà oggi a Ginevra sette membri dell’opposizione siriana in esilio. Un primo incontro era già avvenuto il 2 agosto scorso.
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