Dal 2013, Cina e India aumentano contributi e influenza nell’Onu
New York (AsiaNews/Agenzie) - Cresce il peso economico (e non solo) nell'Onu di Cina, India, Brasile e altre potenze emergenti. L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato infatti un aumento del 5% per il budget 2012-2013, fissato a 5,4 miliardi di dollari. Al contrario, Paesi come Gran Bretagna, Germania, Francia e Giappone ridurranno i loro contributi, perché gravati dalla crisi economica mondiale.
La quota destinata a finanziare le Nazioni Unite è elaborata in base al Pil di ogni Stato membro. In base al nuovo accordo, la Cina pagherà il 61% in più, portando il suo contributo dal 3,2% al 5,1%. In questo modo, Pechino supera Canada e Italia, diventando il sesto sostenitore più grande dell'Onu.
L'India darà il 24% in più, per un aumento di contributo dallo 0,5 allo 0,66%. Il Brasile ha accordato un aumento dell'82%, pagando il 2,9% del budget invece dell'1,6%. Cresce anche la quota della Russia, con il 52%.
Secondo alcuni analisti, questo accordo indica un cambiamento degli equilibri internazionali, che in futuro vedrà un sempre maggior peso delle potenze emergenti dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) a scapito dei Paesi europei.
Del budget complessivo, 566,48 milioni di dollari andranno a finanziare 33 missioni speciali, alcune delle quali in Siria, Yemen, Libia, Sudan, Afghanistan e Iraq.