Da domani voli regolari fra Pechino e Taipei
Pechino - Taipei (AsiaNews) – Eccitazione e attesa da entrambi i lati dello Stretto per l’inizio di voli regolari fra Cina e Taiwan. Domani, partendo da Guangzhou, atterrerà il primo aereo cinese portando decine di turisti e parenti di famiglie taiwanesi. In giornata giungeranno altri aerei da altre città cinesi. Grazie a un accordo firmato il 13 giugno scorso, dal 4 luglio vi saranno ogni settimana 18 voli da Taiwan e 18 dalla Cina dal venerdì al lunedì. Fino ad ora vi erano solo pochi voli autorizzati durante le feste nazionali cinesi. I voli congiungeranno in modo diretto Pechino, Shanghai, Guangzhou, Nanchino, Xiamen, con Taipei, Kaohsiung, Taoyuan, Taichung, Taitung e Hualian, permettendo facili spostamenti ai viaggiatori che prima dovevano sempre passare e sostare a Hong Kong o Macao. Dal 18 luglio le due parti apriranno le porte ad almeno 3 mila turisti al giorno per parte.
Da entrambe le parti si è proceduto a una rigorosa preparazione. Le agenzie di viaggio in Cina hanno distribuito volantini e istruzioni su come comportarsi: galateo, non sputare per terra, parlare sottovoce, chiedere scusa se ci si scontra con qualcuno.
Negozi e ristoranti taiwanesi hanno ridipinto gli ambienti e offrono sconti speciali per l’occasione. La polizia ha svolto diverse prove per vedere come agire nell’arresto di venditori ambulanti o manifestanti che dessero fastidio ai turisti della madrepatria. Uno dei problemi più acuti è la presenza a Taiwan di membri del movimento spirituale Falun Gong, che qui godono di totale libertà, mentre in Cina sono proibiti come “culto malvagio”. Il premier taiwanese Liu Chao-shiuan, ha dichiarato ieri che “il governo rispetta la libertà di espressione dei seguaci di Falun Gong, ma non permetterà attacchi personali o altre attività illegali” durante le visite dei turisti cinesi.
Il pacchetto di 10giorni “tutto compreso” a Taiwan costa 10.888 yuan (circa 1088 euro). Esso include ospitalità in un albergo a 5 stelle e visite ai siti di Alishan e al Sun Moon Lake.
Fino ad ora vi è stato molto turismo di taiwanesi verso la Cina (circa 4 milioni i visitatori all’anno), ma non è stato incentivato l’arrivo di turisti cinesi sull’isola, per motivi di sicurezza. Grazie alla distensione dei rapporti fra Cina e Taiwan, dopo la vittoria presidenziale di Ma Ying-jeou a Taiwan, l’isola spera di arrivare almeno a 1 milione di visitatori cinesi all’anno, con un giro di affari che si aggira sui 2 miliardi di euro, facendo nascere almeno 45 mila nuovi posti di lavoro.