Da 4 anni Pechino ha fatto scomparire un vescovo
Pechino (AsiaNews) Da 4 anni un vescovo della Chiesa sotterranea cinese, mons. Shi Enxiang, 83 anni, di Yixian, è stato fatto scomparire e le autorità negano di avere qualsiasi notizia su di lui. Ciò fa temere che possa fare la fine di mons. Fan Xueyn e mons. Li Lifang, morti in carcere. Proprio tale preoccupazione ha spinto fonti della Chiesa cinese sotterranea a dare notizia della cattura di mons. Shi Enxiang, 83 anni, di Yixian, nella provincia di Hebei, del quale non si conosceva l'esistenza. Mons. Shi non è quindi compreso nella lista di vescovi e sacerdoti incarcerati dal governo di Pechino, diffusa a marzo da AsiaNews. Le fonti della Chiesa sotterranea chiedono di diffondere, oltre alla notizie della "sparizione" del vescovo, anche quella, pure ignota, della detenzione di padre Liu Deli, 42 anni, della diocesi di Yixian, del quale non si hanno notizie da 6 anni.
Il vescovo Shi Enxiang, ricercato dal 1995, è scomparso la mattina del 13 aprile 2001 dalla casa della nipote, a Pechino. Secondo quanto raccontano i testimoni, 2 automobili con targa di Xushui, della provincia di Hebei hanno portato via il vescovo. La famiglia si è quindi recata dalla polizia di Xushui per avere sue notizie, ma hanno ricevuto solo un rifiuto. Anche la polizia di Pechino ha negato il fatto.
La famiglia di mons. Shi è tornata recentemente a chiedere notizie alla polizia di Xushui, ma di nuovo ha avuto la stessa risposta. Così, finora, il vescovo è imprigionato da 4 anni, il luogo della sua detenzione è sconosciuto e le autorità continuano a negare il fatto.
Quanto a padre Liu Deli, del quale ugualmente non si hanno notizie, secondo le stesse fonti della Chiesa cinese fedele al Papa, è scomparso nel marzo 1999, catturato dal governo che lo aveva invitato ad un colloquio, né si hanno segnali di un suo possibile rilascio.
Nella lista diffusa da AsiaNews sono già presenti i nomi di 18 vescovi e 19 sacerdoti di cui non si hanno più notizie. La lista è correlata da una petizione da inviare al governo cinese per chiederne la liberazione.
La petizione ha avuto consensi in Europa ed America ed è stata ripresa da siti internet e giornali. La appoggia l'on. Mario Mauro vice presidente del Parlamento europeo e dopo la sua pubblicazione mons. John H. Ricard, presidente della sezione esteri della Conferenza episcopale americana, ha inviato una lettera all'ambasciatore cinese a Washington chiedendo "informazioni sui vescovi e i preti imprigionati" in Cina.