Da 10 anni la Caritas nella Nord Corea affamata
Il direttore della Caritas internazionale racconta la sua visita nel paese più chiuso del mondo: "Drammatica la situazione sanitaria e dell'infanzia denutrita".
Hong Kong (AsiaNews) In Corea del Nord ci sono alcuni segni di "positivi" di cambiamento ma il bisogno della popolazione resta "ancora molto grande". Con queste parole il direttore della Caritas Internationalis Duncan MacLaren ha commentato la sua recente visita in Corea del Nord in occasione dei 10 anni di impegno dell'ente cattolico nel paese.
Dal 1995 infatti la Caritas, attraverso la sezione di Hong Kong, guidata dalla direttrice Kaethi Zellweger, porta aiuti alimentari a centinaia di migliaia di bambini, in particolari orfani, e a donne in attesa di un figlio o che hanno partorito da poco tempo. Altri settori di intervento riguardano il sostegno a cooperative agricole e progetti nel settore sanitario.
Secondo MacLaren, in Nord Corea si intravedono alcuni spiragli positivi anche se la situazione generale resta ancora molto difficile: "Rispetto alla mia ultima visita di 5 anni fa" racconta il direttore Caritas "nel paese c'è più movimento anche grazie alle riforme del 2002 e vi sono segnali visibili di commercio. Ma cresce lo squilibrio fra ricchi e poveri".
Uno dei problemi maggiori secondo Zellweger è la crisi energetica che attanaglia la Corea del Nord con "un impatto enorme sulla produzione industriale, sui raccolti e sulla vita normale della gente, che deve far fronte a durissime condizioni climatiche". "Mentre eravamo nella città di Hamhung" riferisce la direttrice di Caritas Hong Kong "c'è stata una nevicata di 30 cm: abbiamo visto la gente usare la sterpaglia per accendere fuochi e mettere teli di plastica alle finestre per ripararsi dal freddo".
Drammatica secondo il racconto di MacLaren, che ha visitato i progetti Caritas nella provincia di Hamgyong la situazione negli ospedali: "Sono rimasto terrificato dalla strumentazione tecnica negli ospedali: andrebbe bene per un museo del passato e non per curare la gente oggi". In ospedale di una contea di 60 mila abitanti riferisce il direttore - le uniche medicine distribuite sono quelle fornite dalla Caritas. "Mi hanno molto colpito" afferma ancora MacLaren "i tentativi dei medici di curare i loro pazienti nonostante la strumentazione antiquata".
Qualche timido segnale positivo viene dalla situazione della produzione agricola: il 2004 è stato l'anno migliore, ma comunque restano 6.5 milioni i nordcoreani bisognosi di aiuti alimentari. Anche la malnutrizione infantile, piaga della società nordcoreana, pare essere in lieve diminuzione: il Programma alimentare dell'Onu ha dichiarato che i bambini sotto i 6 anni malnutriti sono scesi dal 42% al 37% del totale.
La Caritas ha raccolto 2.5 milioni di dollari nel 2004 in favore della popolazione della Nord Corea e ad aprile prossimo sarà lanciata una nuova campagna di solidarietà. (LF)
13/02/2004