Cultura della vita, missione della chiesa e della famiglia in Asia
Seoul (AsiaNews/Ucan) "Celebriamo i segni di speranza che abbondano nelle famiglie asiatiche e condividiamo le loro ansietà". Sono le parole del messaggio conclusivo dei vescovi asiatici al "popolo di Dio in Asia e alle persone di buona volontà" in occasione dell'8° assemblea plenaria della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche (FABC), conclusasi lunedì a Daejeon.
Nel testo i vescovi sottolineano anzitutto la tenuta degli ideali familiari nelle famiglie asiatiche: "La venerazione per la vita, l'ospitalità, il rispetto degli anziani, l'amore per i figli". Valori che sono importanti e fondamentali anche per le coppie miste e i matrimoni interreligiosi, frequenti in un continente in cui i cristiani sono una minoranza. I vescovi li hanno definiti "simboli di un amore incondizionato" che abbatte barriere culturali e religiose.
I vescovi però non nascondono le difficoltà che la famiglia deve affrontare in un'Asia sempre più segnata dalla globalizzazione: "La cultura neo-liberista che esalta individualismo ed egoismo - minaccia la famiglia" perché "ispirata al materialismo e al laicismo". Esempi di questo neoliberismo sono i programmi di controllo forzato delle nascite, l'aborto e le manipolazioni della vita umana, la pornografia e la diffusione della droga.
Solo una cultura della vita - sostengono i vescovi dell'Asia "ispirata ai valori del regno di Dio predicato da Gesù", può promuovere il bene delle famiglie. La cultura della vita significa "la protezione della vita umana in tutte le sue dimensioni, dal concepimento alla morte" e il "primato della dignità umana sopra l'efficienza e l'economia".
Il messaggio si conclude con l'invito ai governi, alle istituzioni educative, ai mass media e alle persone che appartengono ad altre religioni ad "unirsi nel rafforzare la famiglia come punto centrale per la promozione della civiltà dell'amore e della cultura della vita".
I vescovi notano "con dolore" l'assenza di delegati dalla Cina continentale e affermano la vicinanza della Chiesa alle famiglie cattoliche in Cina e in Corea del Nord: "Siamo uniti ai fratelli e sorelle in Cina che affrontano la sfida di trasformare la Chiesa in una famiglia di Dio". (LF)