16/05/2013, 00.00
CAMBOGIA
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Crolla il soffitto di una fabbrica di scarpe in Cambogia, sei morti e 11 feriti

L’incidente è avvenuto questa mattina in un’azienda della provincia di Kampong Speu, nel sud del Paese. Al momento del cedimento vi erano almeno cento lavoratori all’interno dell’edificio, si cercano ancora superstiti fra le macerie. L’eccessivo peso del materiale immagazzinato ha determinato il collasso.

Phnom Penh (AsiaNews/Agenzie) - È salito a sei il bilancio delle vittime del crollo del soffitto in una fabbrica di scarpe di Kampong Speu, cittadina dell'omonima provincia nel sud della Cambogia. L'incidente è avvenuto nelle prime ore della mattinata e ha causato anche il ferimento di 11 persone; parte del rivestimento ha ceduto ed è finito addosso a un gruppo di operai intenti a lavorare. I soccorritori sono tuttora impegnati nelle operazioni di recupero dei superstiti tra le macerie; al momento del crollo, all'interno dell'edificio erano presenti un centinaio di dipendenti.

Dave Welsh, direttore per la Cambogia di American Centre for International Labour Solidarity (Acils), sottolinea che "la fabbrica è di ampie dimensioni" e non è possibile fornire al momento cifre definitive sulle vittime. Mancano all'appello ancora diversi operai e non è da escludere che, nelle prossime ore, il bilancio si possa fare più pesante.

L'azienda sarebbe di proprietà di un imprenditore taiwanese e, secondo alcuni, produrrebbe abbigliamento sportivo - in particolare scarpe - per il marchio giapponese Asics. Dai primi rilievi emerge che la causa del crollo è da attribuire al carico eccessivo di prodotti stipati sul pavimento, tale da causarne il cedimento.

L'industria del vestiario è fra le più importanti della Cambogia ed è in cima alla lista per volume di esportazioni e manodopera impiegata. Essa fornisce lavoro a oltre mezzo milione di persone, su un totale di 14  milioni di abitanti; il salario minimo mensile è stato da poco ritoccato verso l'alto, passando da 61 dollari agli attuali 75. La grande maggioranza delle aziende produce vestiario e calzature per il mercato statunitense ed europeo.

Il crollo della fabbrica in Cambogia richiama alla mente il drammatico crollo della fabbrica in Bangladesh, che ha causato una vera e propria strage e scosso le coscienze di cittadini e produttori di tutto il mondo. Al centro della polemica il modello di sviluppo imprenditoriale del continente asiatico - sfruttato dall'Occidente - che costringe manodopera e operai a lavorare in condizioni disumane oltre che di estremo pericolo per l'incolumità fisica. Il crollo di una fabbrica-lager in Bangladesh è solo l'ultimo, terribile episodio, di una lunga serie di incidente. 

 

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