Cristiano libero dopo 4 anni di prigione per blasfemia
Lahore (AsiaNews) Dopo 4 anni anni e mezzo in carcere per blasfemia, il cristiano Aslam Masih è stato assolto il 4 giugno dalla Corte Suprema di Lahore. Aslam Masih era stato imprigionato nel novembre 1998 con l'accusa di aver attaccato versetti del Corano al collare di un cane.
Durante il processo, il testimone principale dell'accusa aveva negato le affermazioni attribuitegli: "La polizia ha inventato la mia testimonianza" aveva dichiarato. Le accuse a carico di Masih erano solo testimonianze indirette. Nel maggio 2002 il tribunale di Faisalabad aveva condannato Masih a 70 anni di carcere e a una multa di 100 mila rupie (1600 dollari).
Il giudice della Corte Suprema Najam ur-Zaman, nell'udienza durata 15 minuti, ha duramente condannato l'accusa per essersi basata su testimoni indiretti. Inoltre, il giudice ha rimproverato il pubblico ministero per aver accusato Masih di avere dei versetti del Corano in tasca: "Non è offensivo che cristiani possiedano dei versetti del Corano" ha affermato il giudice.
Decisivo per il detenuto cristiano l'intervento del Center for Legal Aid Assistance and Settlement (CLAAS) di Lahore, che ha aiutato Masih - analfabeta - ad ottenere giustizia. Al momento della sentenza, Masih si trovava in carcere, debilitato dalle dure condizioni di detenzione.
In Pakistan 7 cristiani sono ancora in carcere con l'accusa di blasfemia. (LF)