Cristiano convertito dall'islam chiede preghiere in attesa del processo per apostasia
Accusato di proselitismo e apostasia, dovrà presentarsi davanti ad una corte islamica; rischia pena di morte per impiccagione.
Teheran (AsiaNews/Compass) Hamid Pourmand, pastore della chiesa protestante convertito dall'islam, è stato trasferito dal carcere Evin a Teheran alla sua città di origine Bandar-i Bushehr (sud dell'Iran), dove un tribunale islamico lo giudicherà per le accuse di proselitismo e apostasia. Il trasferimento è avvenuto due giorni fa, il 16 maggio, su un'auto blindata. Il pastore rischia la pena di morte per impiccagione.
Le autorità hanno concesso ai parenti del detenuto di incontrarlo per pochi minuti prima della sua partenza, ma a Pourmand era vietato parlare con loro. Testimoni raccontano che il pastore cristiano è riuscito a sussurrare: "Per favore pregate per me".
Pourmand è membro delle comunità delle Assemblee di Dio; si è convertito al cristianesimo nel 1980. Al momento del suo arresto era colonnello dell'esercito iraniano. Il 16 febbraio scorso il pastore è stato accusato di aver tenuto nascosta la sua conversione ai superiori. La legge islamica vigente in Iran non permette che un non musulmano faccia parte dell'esercito con il grado di ufficiale. In seguito alla condanna il Pourmand è stato licenziato e privato del suo stipendio, della pensione e dell'alloggio per la sua famiglia. In piedi rimangono ancora le accuse di apostasia e proselitismo. Secondo i giudici il pastore è colpevole di aver "fatto parte per diversi anni di una chiesa sotterranea attraverso la quale molti hanno tradito l'islam per il cristianesimo".
A novembre 2004 l'Unione Europea ha presentato una protesta formale contro le autorità iraniane riguardo il caso Pourmand, il cui arresto e processo ha definito una "violazione alla libertà religiosa".