17/12/2010, 00.00
INDONESIA
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Cristiani indonesiani: no alla offerte di protezione dei radicali islamici durante il Natale

di Mathias Hariyadi
In combutta con il responsabile della polizia indonesiana, Risieq Shihab, capo degli estremisti dell’Islamic Defender Front, promette pace e serenità ai cristiani, ma solo per le comunità in regola con i documenti. Per cattolici e protestanti le dichiarazioni sono inaccettabili . Esse limitano la libertà religiosa e ledono i rapporti tra le comunità e autorità locali, uniche autorizzate ad occuparsi della sicurezza intorno alle chiese.

Jakarta (AsiaNews) -  I cristiani indonesiani criticano le dichiarazioni del gruppo fondamentalista islamico Islamic Defender Front (Fpi) che ha promesso di proteggere le comunità cristiane durante le celebrazioni natalizie. Un cattolico della diocesi Semarang commenta ad AsiaNews: “Come mai  gruppo radicale che ha  un record famigerato di violenze contro la comunità cristiana vuole ora essere così gentile con noi? Noi diciamo di no a questa offerta”.  In un incontro con Timur Pradopo nuovo responsabile della polizia di indonesiana avvenuto  il 14 dicembre scorso Risieq Shihab, capo dell’Fpi, ha affermato: “Lasciate che i cristiani celebrino il Natale nella felicità. Questo è il loro diritto di culto e dovrebbe essere rispettato da tutti i cittadini indonesiani". Shihab, ha però sottolineato che saranno lasciate in pace e difese solo quelle comunità cristiane in regola con le procedure per il culto, molto rigide in Indonesia. Qualunque celebrazione cattolica e protestante che viola le regole sarà quindi interrotta dai membri del gruppo fondamentalista.

Un cristiano di Jakarta, anonimo per motivi di sicurezza, guarda invece con preoccupazione alle dichiarazioni di Shihab e agli stretti rapporti tra Fpi e polizia. Infatti, secondo i media, Pradopo avrebbe partecipato in novembre alle celebrazioni per il 12mo anniversario del gruppo radicale. “Gli estremisti dell’Fpi- afferma la fonte - vogliono solo essere riconosciuti dagli altri partiti. La polizia utilizza invece il gruppo (che vanta migliaia di membri) per fare bella figura con la popolazione”.   

P. Benny Susetyo Pr membro della Commissione interreligiosa per la Conferenza episcopale indonesiana sottolinea che è raro per i cattolici organizzare cordoni di sicurezza durante le celebrazioni natalizie e dice di essere sorpreso dalla dichiarazioni dell’Fpi.

In indonesia ogni parrocchia concorda il calendario delle celebrazioni con le autorità locali. Qualsiasi coinvolgimento di gruppi islamici deve essere preso in esame insieme ai membri del Nahdlatul Ulama (Nu), gruppo islamico moderato impegnato nel dialogo interreligioso.

Andreas Yewangoe, presidente del Sinodo delle Chiese cristiane protestanti, dice che finora l’Fpi non ha fatto nessun comunicato ufficiale in merito a un eventuale coinvolgimento nelle operazioni di sicurezza. Egli fa notare che la presenza dell’Fpi durante le celebrazioni natalizie non sarà apprezzata dai cristiani.  Il gruppo ha infatti alle spalle sette anni di continue violenze contro le comunità cattoliche e protestanti, come dimostrano i recenti casi di intolleranza avvenuti a Bandung (West Java), dove gli estremisti hanno distrutto due chiese domestiche e cinque case private della locale comunità cristiana.

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