Cristiani evangelici martiri, uccisi da sconosciuti
Mosul (AsiaNews/MEC) Cinque missionari cristiani evangelici sono stati attaccati da sconosciuti la mattina del 15 marzo, lasciando 4 morti e uno in gravissime condizioni.
I missionari stavano ispezionando una zona per costruire un impianto per la purificazione dell'acqua nella zona est di Mosul, (nord Iraq). Questo è il secondo incidente contro missionari cristiani nel paese.
Larry Elliott (60 anni), Jean Elliott (58), Karen Watson (38) sono morti sul colpo. Dave McDonnall (28) è stato trasferito in un ospedale Americano. I dottori hanno lottato per 6 ore per salvargli la vita, ma è morto martedì mattina. Sua moglie Carrie (26anni) rimane in condizioni critiche, ma stabili. La coppia era sposata da poco. L'attacco sembra ricalcare lo schema generale delle violenze contro occidentali civili, oltre che miliari
La maggior parte dei missionari stranieri riceve calda accoglienza dalla popolazione irakena in cui vivono. Ma talvolta vi sono state anche minacce di morte. Lo scorso 14 febbraio, il pastore Kelley è stato ucciso, mentre viaggiava con altri pastori americani per una visita alla periferia di Baghdad.
Dopo la caduta di Saddam Hussein, tutte le chiese cristiane hanno libertà di movimento e di diffusione e le comunità hanno sempre più aderenti. In passato l'unica chiesa legale era quella presbiteriana. Ora si sono stabilite diverse chiese protestanti. In ottobre è stata fondata l'Unione Battista, che raccoglie 5 denominazioni. La cerimonia di apertura della Chiesa Nazionale Evangelica Battista di Baghdad ha radunato oltre 700 persone.
I responsabili di molte chiese protestanti sperano di formare anche in Iraq un'Alleanza Evangelica, come in altre nazioni, per facilitare l'unità fra le diverse denominazioni nel diffondere il vangelo.
Il bisogno più pressante che essi hanno è di educare e formare leader e comunità cristiane e spingerle all'impegno di sviluppo e assistenza verso la popolazione.
In alcune zone, i cristiani nativi del luogo sono fuggiti per le forti pressioni di estremisti islamici. In altri luoghi i cristiani sono accolti come fratelli di una stessa tribù.