Cristiani e musulmani: Marcia della Pace al confine con l'India
Kasur (AsiaNews) - Rappresentanti cristiani e musulmani hanno marciato insieme al confine indo-pakistano per affermare il desiderio di pace e sostenere le iniziative di dialogo fra le due nazioni.
La marcia si è svolta ieri sera 13 gennaio, a Kasur, a 55 km a sud di Lahore alla presenza di centinaia di musulmani e decine di cattolici e protestanti. A conclusione della marcia, sul confine, i presenti hanno acceso una simbolica torcia della pace e hanno piantato un albero della pace. Vi sono state preghiere e auguri da parte di rappresentanti religiosi cristiani, sunniti e sciiti. La manifestazione è stata organizzata dalla Commissione Nazionale cattolica per il Dialogo Interreligioso e l'Ecumenismo.
P. Inayat Bernard, parroco di Kasur, ha legato il gesto alle speranze aperte dopo la conferenza dei paesi del Sud Asia (SAARC), tenutasi ad Islamabad la scorsa settimana e conclusasi con la notizia del dialogo fra India e Pakistan e la decisione di lavorare per lo sviluppo comune della regione.
Anche p. Francis Nadeem, ofm, segretario esecutivo della Commissione, ha sottolineato il valore della conferenza della SAARC. "Il popolo pakistano - ha detto vuole la pace nella regione Se c'è pace in India e Pakistan, allora ci sarà sviluppo in tutti i campi della vita".
Il capo della moschea di Lahore, Maulana Abdul Khabeer Azad, a sua volta, ha affermato: "L'Islam è amore e pace, e la comunità musulmana del Pakistan desidera sostenere il processo di pace del governo e le intenzioni buone del popolo". L'avvio dei dialoghi fra India e Pakistan è coinciso con la riapertura delle vie aeree di comunicazione. In questi giorni è stata rimessa in uso la linea di autobus che collega Lahore a Delhi; il 15 di questo mese ripartirà anche il collegamento via treno.
Maulana Waqar-ul-Husnain Naqvi, della comunità sciita ha detto che l'incremento nei contatti fra India e Pakistan mostrerà reciprocamente che "vogliamo la pace nella nostra regione". E riferendosi alla torcia della pace ha detto. "Spero che questa fiamma di pace sia accesa ad Ayodia e nel Kashmir". Ayodia è una città indiana dove a fasi alterne vi sono scontri fra indù e musulmani a causa di una moschea che gli indù fondamentalisti rivendicano come luogo di un antico tempio indù. "Il muro di Berlino è caduto e ha creato una moneta unica, ha detto il rappresentante sciita. Così io spero che noi faremo crollare il muro dell'odio e commerceremo con l'unica moneta della Pace".
Alla fine, mentre venivano liberate delle colombe, fratel Khalid Mir ha letto la preghiera attribuita a s. Francesco di Assisi. Tutti hanno apprezzato la cooperazione delle guardie di frontiera che hanno permesso al gruppo di arrivare fino al punto zero del confine. Il Pakistan ha una popolazione di 143 milioni. Il 75% sono musulmani sunniti, il 20% sciiti. I cristiani sono il 2% della popolazione; i cattolici sono circa 1,2 milioni. (IB)