Cristiani coreani: “Pregheremo, tutti insieme, in Corea del Nord”
Seoul (AsiaNews) - I leader delle chiese protestanti della Corea si sono accordati per celebrare insieme una funzione religiosa e una veglia di preghiera nella parte nord della penisola. L'incontro sarà celebrato nella cappella di un impianto industriale di Kaesong - la zona di cooperazione economica fra i due Paesi - il prossimo 12 giugno. Il reverendo Han Gie-yang, della chiesa unita di Corea, conferma l'incontro; ma molte fonti esprimono dei dubbi sulla reale identità (e sulla fede) dei cristiani del Nord.
L'accordo è stato raggiunto a Shenyang, in Cina, e rientra in un piano di distensione dei rapporti fra Seoul e Pyongyang. Il regime stalinista vuole lanciare un razzo il 15 aprile - centenario della nascita del padre della patria Kim Il-sung - mentre Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone vorrebbero a tutti i costi evitarlo. Il nuovo dittatore Kim Jong-un ha approvato una moratoria sul programma nucleare per far riprendere l'invio di aiuti umanitari nel proprio Paese, ma non sembra intenzionato a lasciar perdere il lancio del razzo.
Nell'ultimo anno, la Corea del Nord ha aperto le proprie porte a diverse delegazioni religiose. I buddisti del Sud si sono recati due volte in pellegrinaggio nel regime, mentre un gruppo cristiano interconfessionale - guidato dall'arcivescovo cattolico di Gwangju - ha visitato Pyongyang a novembre. La presenza di veri cristiani nel Paese rimane però dubbia: nonostante vi siano due chiese nella capitale del Nord, molti ritengono che esse (così come i "fedeli" che le frequentano) siano solo uno specchio per le allodole straniere che si recano in visita.