Cristiane decapitate a Poso, in sette confessano
Presunti terroristi detenuti ammettono la responsabilità dell'assassinio delle tre giovani avvenuto l'anno scorso a Poso. La polizia cerca ancora il principale indiziato.
Jakarta (AsiaNews) Sette sospetti terroristi islamici hanno ammesso di aver partecipato alla decapitazione delle tre ragazze cristiane avvenuta a Poso, Sulawesi centrali, il 29 ottobre 2005. Lo ha riferito ieri la polizia indonesiana, che intanto continua a cercare il principale presunto responsabile del crimine: Taufik Bulaga, alias Upik.
Oegroseno, capo della polizia della provincia di Sulawesi centrali, ha dichiarato che due dei sette hanno confessato di avere legami con il super ricercato Noordin Moh Top. Questi è ritenuto ai vertici della Jemaah Islamiyah, rete terrorista legata ad al Qaeda.
La squadra anti-terrorismo era riuscita a catturare Taufik Bulaga in un raid compiuto l'8 maggio scorso al centro di Poso. Grazie all'intervento della folla, però, il criminale è riuscito a fuggire. Il vice portavoce della polizia, Anton Bachrul Alam, ha spiegato che Bulaga è un serio pericolo ed è da tempo uno dei maggiori ricercati nella zona; si ritiene sia coinvolto nell'assassinio, del luglio 2004, di Helmy Tobiling moglie di un militare del posto e nella decapitazione delle tre studentesse cristiane. Ieri il vice portavoce della polizia, Anton Bachrul Alam, ha dichiarato: "Non ci arrenderemo, continueremo le indagini e consegneremo Bulaga alla giustizia".
La provincia di Sulawesi continua a registrare periodiche violenze dopo essere stata, tra il 1998 e il 2001, teatro di un conflitto interreligioso, che ha ucciso migliaia di persone. In relazione a quei fatti finora sono stati condannati solo tre cattolici, che attendono di essere giustiziati a giorni.