Cresce il numero di morti per l'influenza aviaria
Hong Kong (AsiaNews) - Salgono a 15 i morti causati dall'influenza dei polli. Le vittime di oggi sono una ragazza vietnamita di 17 anni e un bambino thailandese di 6. Finora, su 10 nazioni infettate dal virus H5N1, solo Thailandia e Vietnam hanno decessi umani. La Thailandia rischia di essere quella più colpita con 5 morti a causa del virus, 2 sospette e 17 casi di infezioni.
Intanto a Roma, i 30 esperti riuniti nella sede generale della Fao tentano di trovare nuove soluzioni per bloccare il virus dell'influenza dei polli e valutare la possibilità di un vaccino. Gli esperti hanno formato 2 gruppi di lavoro, uno sulle vaccinazioni, l'altro sul controllo. Era previsto per oggi un collegamento in videoconferenza con le sedi nei paesi asiatici. Secondo la Fao nei paesi più poveri le operazioni di abbattimento dei capi procedono troppo a rilento, per la resistenza degli allevatori che temono di non ricevere alcuna indennità. Questo rende difficile il contenimento del virus.
In Cina, il primo ministro Wen Jiabao ha ammonito le autorità locali a retribuire in maniera adeguata le persone che abbattono i propri polli. Il vice primo ministro Hui Liangyu ha dichiarato che "la distribuzione del denaro deve essere aperta, equa e trasparente". Nonostante questo, molti lamentano che la retribuzione è insufficiente. Gli abitanti del villaggio di Putuan (provincia dell'Hubei), sono indignati con le autorità locali, perché hanno ricevuto solo 8 yuan per ogni pollo abbattuto, invece dei 15 stabiliti. Tra le misure precauzionali, il governo di Pechino ha ordinato di tenere in isolamento gli uccelli domestici in gabbia. Bandite anche le gare di piccioni viaggiatori.
Sembra intanto appianarsi il contrasto tra Pechino e l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Ieri c'è stato un incontro tra rappresentanti dell'OMS e i funzionari del governo. La Cina ha finalmente fornito all'OMS dettagli sul tipo di vaccini utilizzati e ha accettato un'imminente visita di ispettori dell'agenzia, per verificare la situazione del virus nel paese. Intanto, appare sospetta la morte di alcuni cigni neri dello zoo di Shenzhen, riportata dall'agenzia Xinhua. (MR)
17/01/2004