Cotone: il prezzo sale a razzo. Possibili difficoltà per le popolazioni asiatiche
New York (AsiaNews/Agenzie) – Il prezzo del cotone aumenta in modo vertiginoso e questo mette a rischio le industrie tessili dell'Asia. Ieri, per il terzo giorno di seguito, le operazioni a termine Usa sul cotone hanno registrato un altro grande balzo, stabilendo un altro limite record. La crescita su questo prodotto è stata di circa il 25% dalla metà di gennaio. E’ la tappa più recente di una corsa storica al rialzo che è cominciata nel 2010, e che ha portato il prezzo del cotone ai massimi storici in 150 anni. Il cotone è il materiale che ha acquistato maggior valore nel gennaio 2011, mantenendo così la posizione di eccellenza ottenuta nel 2010, quando ha guadagnato il 90% nell’anno.
Il ciclone Yasi sta preoccupando il mercato, perché ha colpito,e colpirà, nella sua progressione, le maggiori zone asiatiche di piantagioni di cotone. I probabili danni potrebbero ridurre le forniture di cotone sui mercati asiatici; con evidenti ripercussioni sul prezzo del prodotto, e sull’economia delle popolazioni interessate, già colpite da rialzi di prezzi nei generi essenziali. Dal prezzo del cotone dipendono fra l'altro le industrie tessili in Cina, Vietnam, Indonesia, Pakistan, Bangladesh, India e Sri Lanka.
Un rapporto negli Stati Uniti prevede che nel 2011 nella “Cintura del cotone” gli acri interessati a questo prodotto oscilleranno fra 12.48 milioni e 12.53 milioni, la cifra più alta degli ultimi cinque anni, con un incremento del 15% rispetto al 2010. Gli Stati Uniti sono il più grande esportatore di questa fibra; ma secondo qualcuno questo balzo nella coltura non riuscirà a soddisfare la domanda globale.