Cosa fare per abolire la legge sulla blasfemia in Pakistan
Attivisti cristiani e membri della società civile chiedono a Islamabad l’abrogazione della norma. I principi fondamentali per creare una società aperta e multiconfessionale, a tutela di ciascun individuo. L’elenco delle Ambasciate e delle sedi diplomatiche pakistane per aderire alla campagna.
Islamabad (AsiaNews) – Da tempo i cristiani del Pakistan, ai quali si sono uniti membri della società civile, domandano al governo pakistano e alla comunità internazionale misure concrete per garantire la libertà religiosa nel Paese e la tutela dei diritti delle minoranze. Ecco, di seguito, undici punti sui quali lavorare per raggiungere l’obiettivo: una società aperta, multi-confessionale, che tuteli ciascun individuo senza distinzioni di casta, sesso o credo religioso.
- Il discorso di Muhammad Ali Jinnah, pronunciato l’11 agosto 1947 davanti alla prima Assemblea Costituzionale, dovrebbe diventare parte integrante della Costituzione.
- La Costituzione dovrebbe sancire la società pakistana come multi-confessionale.
- Lo Stato dovrebbe garantire pari opportunità e uguali diritti a tutti i cittadini, senza distinzioni di fede, casta o credo religioso.
- I partiti politici dovrebbero integrare le minoranze all’interno delle proprie strutture e fornire tessere di partito alle minoranze religiose nei vari collegi elettorali, in base alla densità della popolazione.
- Il governo dovrebbe abolire le Sezioni 295-B e C del codice penale pakistano, fonte di paura costante e insicurezza per le minoranze religiose.
- Le leggi basate sulla Shariah non devono essere imposte ai non-musulmani.
- I libri di testo vanno rivisti e le sezioni che alimentano l’odio fra le religioni devono essere cancellate. Le lezioni di religione, adesso obbligatorie, devono diventare facoltative all’interno dei curricula scolastici.
- Devono essere garantiti punteggi anche agli studenti e ai prigionieri appartenenti alle minoranze religiose, come avviene per i musulmani. I seguaci di Maometto, imparando a memoria il Corano, ricevono un bonus ulteriore che, a parità di punteggio, privilegia il loro ingresso in università, atenei, a dispetto dei cristiani. Lo stesso avviene nelle carceri, dove i musulmani possono ottenere uno sconto della pena. O vengono concessi analoghi provvedimenti anche alle minoranze, oppure non vanno concessi favoritismi in base al credo religioso professato.
- Le minoranze devono avere pari opportunità nei media in riferimento alle questioni di fede e ai programmi religiosi.
- Vanno prese misure per riabilitare i lavoratori schiavizzati, impiegati nei settori agricolo, della piccola industria e nei forni per la produzione di mattoni.
- Condurre un nuovo censimento della popolazione, facendo particolare attenzione a scoprire il numero reale delle minoranze religiose di modo che possano vedere rispettati i loro diritti e godere di una adeguata rappresentatività negli affari dello Stato.
Invitiamo tutti i lettori ad inviare questi suggerimenti e richieste, con una lettera all’Ambasciata del Pakistan del proprio Paese di appartenenza per lettera o per e-mail. Di seguito il link per trovare le rappresentanze diplomatiche pakistane nel mondo, al quale aggiungiamo i riferimenti dell’Ambasciata pakistana presso la Santa Sede e presso le Nazioni Unite.
Ambasciata del Pakistan presso la Santa Sede:
S.E. la Sig. ra Riyaz Ayesha
Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario
CH - 3005 Berna
Bernastrasse, 47
SVIZZERA
Oppure una e-mail all'indirizzo di posta elettronica:
Missione permanente del Pakistan presso le Nazioni Unite:
8 East, 65th StreetNew York, NY 10065United States of Americainfo@pakun.orgwww.pakun.org
Rappresentanza diplomatica del Pakistan presso la sede Onu di Ginevra:
56, Rue de MoillebeauCase Postale 434, 1211Geneva 19, Switzerlandmission.pakistan@ties.itu.intmissions.itu.int/~pakistan/
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