13/09/2011, 00.00
NEPAL – INDIA
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Corte indiana condanna in contumacia 11 membri del partito maoista nepalese

di Kalpit Parajuli
Il verdetto si riferisce ai crimini commessi sul suolo indiano durante la guerra civile del Nepal. Fra gli 11 anche due ex ministri e sei membri dell’attuale governo. A rischio la relazioni fra i due Paesi. Il premier Bhattarai chiede l’amnistia.
Kathmandu (AsiaNews) – Una corte indiana condanna in contumacia undici leader del partito maoista, per i crimini commessi in India durante la guerra civile nepalese. Le pene vanno da due a sei anni di reclusione, più il pagamento di una multa. Fra gli accusati anche due ex ministri e sei parlamentari.

Uscita nei giorni scorsi, la notizia ha scatenato un caso diplomatico fra i due Paesi, già in contrasto per le politiche repressive contro gli esuli tibetani compiute dalle autorità nepalesi. Per evitare una crisi di governo, oggi Baburam Bhattarai, premier nepalese, ha dato il via alle trattative con il suo omologo indiano per ottenere un’amnistia.

Il verdetto emesso dall’Alta Corte di Patna (Bihar) fa riferimento a crimini risalenti alla guerra civile nepalese (1996 – 2006), quando decine di guerriglieri maoisti utilizzavano l’India come rifugio. Gli 11 erano stati arrestati nel 2004 nello Stato di Bihar, al confine con il Nepal. Dopo la fine della guerra e la riabilitazione del movimento maoista, le autorità indiane li avevano rilasciati su cauzione. Tuttavia, secondo i giudici essi non hanno mai scontato la pena e in questi anni hanno continuato a destabilizzare il Paese finanziando il movimento maoista indiano, responsabile di diversi attentati.

Narayankaji Shrestha, vice-Primo ministro si dice preoccupato per l’accaduto, che rischia di affossare il neo eletto governo maoista, bloccando il disarmo in corso degli ex guerriglieri e il processo di pace. “l’India – afferma il politico – dovrebbe ritirare le accuse, come fece nel 2006 l’allora governo nepalese”.

I leader maoisti membri dell’attuale governo sono Kul Prasad K, Anil Sharma, Kumar Dahal, Min Prasad Chapagain, Shyam Kishor, Hit Bahadur Tamanag e Yadav Bista. Questi ultimi sono ex ministri del governo Prachanda e fanno parte del consiglio del partito maoista.

Questo è il secondo caso di politici nepalesi condannati in un tribunale indiano. Negli anni ’70, Chakra Prasad Bastola, oggi leader del Congress Party, era stato condannato dal tribunale di Arariya, Bihar, per il suo coinvolgimento nel dirottamento di un aereo nepalese. I giudici hanno congelato il suo caso dopo la sua nomina ad ambasciatore in India nei primi anni ’90.
 
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