Corruzione alle Olimpiadi: arrestato un tedoforo per una truffa da miliardi di yuan
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Arrestato Wu Zhenhai, designato per portare la torcia il 26 luglio a Shangqiu (Henan), per avere truffato oltre 50mila persone per miliardi di yuan. Coinvolti nello scandalo anche funzionari del governo.
Secondo l’Information Centre for Human Rights and Democracy, ente di Hong Kong per la tutela dei diritti, Wu, presidente della società Aftertime Agriculture Co. di Shangqiu, ha truffato oltre 50mila persone ricevendo finanziamenti per 1,2 miliardi di yuan (120 milioni di euro) con la promessa di interessi del 15% annuo o superiori o di ricevere maggiori somme sotto forma di azioni della società quando si fosse quotata in borsa.
Le autorità di polizia e giudiziarie dicono che Wu è stato arrestato insieme ad altri il 1° luglio “per esigenze investigative” e sono stati “congelati” i loro rilevanti beni, ottenuti “da molta gente su un vasto territorio, con conseguente grave danno all’ordine economico socialista”.
Sotto inchiesta della Commissione centrale per la disciplina ispettiva del Partito comunista è anche Liu Mancang, vicegovernatore dell’Henan e vicesegretario del Pc di Shangqiu dal 1998, aperto sostenitore della società, anche se non risulta arrestato. Fonti locali dicono che un parente di Liu avrebbe ottenuto 1,5 milioni di yuan dalla frode e la moglie di Wu almeno 4 milioni per “commissioni”.
Ora i truffati rivogliono i soldi e lo scandalo sta travolgendo diversi funzionari, ora dimissionari. L’11 luglio oltre 1.000 vittime hanno fatto una pacifica protesta di 3 ore davanti agli uffici del governo a Shangqiu.
Intanto fonti anonime del Comitato olimpico per Pechino non escludono che Wu possa comunque portare la torcia, rimettendo la decisione al governo dell’Henan.
Anche se Pechino proclama di volere realizzare un’Olimpiade trasparente, sono emersi gravi episodi di corruzione. Il più grave, e noto, è stato nel giugno 2006 l’arresto del vicesindaco di Pechino Liu Zhihua, condannato a dicembre 2006 per avere preso milioni di yuan quale responsabile delle opere edilizie, sportive e viarie per i Giochi. La mancanza di libertà di informazione contribuisce, al contrario, ad alimentare un’immagine di gravi irregolarità, anche per i molti abusi commessi per le opere olimpiche, come l’esproprio forzato di interi quartieri di Pechino.