Corea del sud, aviaria: soppressi 100 mila volatili
Dopo la scoperta del virus H5N1 in un allevamento del sudovest, le autorità cercano di contenere l'epidemia: entro giovedì saranno uccisi 236 mila uccelli. È la prima volta in tre anni che l'aviaria ricompare nel Paese.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) La Corea del sud ha soppresso circa 100 mila polli e anatre nel tentativo di evitare un'epidemia, dopo aver individuato il virus H5N1 dell'influenza aviaria in un allevamento nel sud-ovest del Paese. Lo ha comunicato oggi il ministero sudcoreano dell'Agricoltura.
Entro il prossimo 30 novembre Seoul prevede di uccidere un totale di 236 mila volatili e un numero non precisato di altri animali come maiali, cani e gatti nel raggio di 500 metri dalla fattoria colpita al virus a Iksan, sud della capitale. Nel piano è compresa anche la distruzione di circa 6 milioni di uova. Ai massimi livelli anche le misure di quarantena per contenere la possibile epidemia. Il vicino Giappone ha già sospeso le importazioni di pollame dalla Corea del sud.
Si tratta della prima comparsa della malattia nel Paese da tre anni. Il ministero dell'Agricoltura aveva detto giorni fa che sospettava che 6 mila polli di un allevamento - in una zona sorvolata da uccelli migratori - fossero stati uccisi dall'influenza aviaria. L'ultimo scoppio di influenza dei polli in Corea del sud risale al 2003, quando furono soppressi 5,3 milioni di volatili.
Da quando si è manifestato per la prima volta in Asia tre anni fa, l'H5N1 ha ucciso 153 persone in tutto il mondo; si teme che il virus possa mutare in una forma facilmente trasmissibile da uomo a uomo. Gli esperti avvertono che un contagio tra esseri umani, finora mai accertato, potrebbe generare una pandemia con milioni di morti.