02/03/2006, 00.00
COREA DEL SUD
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Corea del Sud: Roh invita il Giappone ad assumere una posizione critica riguardo i crimini commessi

di Theresa Kim Hwa-yung

Il Giappone, ha dichiarato il presidente sud-coreano, per essere legittimato in modo completo come parte della comunità internazionale dovrebbe seguire l'esempio della Germania e prendere le distanze dai crimini commessi durante la guerra.

Seoul (AsiaNews) – In un discorso tenuto in occasione dell'87° anniversario del Movimento per l'indipendenza del primo marzo, che portò il Paese alla fine del dominio coloniale giapponese, il presidente Roh ha criticato con forza la posizione di Tokio sui crimini commessi dal Giappone durante la guerra. Sotto accusa anche le ripetute visite del premier nipponico al tempio Yasukuni, considerato da cinesi e coreani come il simbolo del mancato pentimento del militarismo giapponese. Nel tempio, tra i militari venerati, si contano 14 grandi criminali di guerra, responsabili di terribili atrocità durante la seconda guerra mondiale, che è costata la vita a 2,5 milioni di Giapponesi.

"Lo scorso anno i capi di Cina e Corea hanno fatto grandi sforzi per la riconciliazione e l'armonia con il Giappone", ha dichiarato Roh. "Tokio però non ha cambiato, se non di pochissimo, l'atteggiamento politico tenuto in precedenza". Il presidente sud-coreano ha inoltre parlato della disputa riguardo la sovranità territoriale delle isole Dokdo e dell'ipocrisia dei libri di storia giapponesi. All'inizio dello scorso anno infatti il Giappone ha rivendicato la paternità delle isole Dokdo, isole che rappresentano il punto più ad est della Corea del Sud. Tokio ha inoltre approvato dei libri di testo che, secondo l'opinione dei critici, nascondono i crimini di guerra e lo sfruttamento del lavoro forzato o la prostituzione forzata di donne sud coreane, definite "donne di comodo".

Nel suo forte discorso, tenuto durante una cerimonia al centro artistico Sejong di Seoul, Roh ha dichiarato che se il Giappone vuole assumere un ruolo di Paese leader nel mondo deve per prima cosa assicurarsi la fiducia della comunità internazionale. Per fare questo, prima di pensare a potenziare il potere militare, deve rispettare una serie di principi di responsabilità riconosciuti in tutto il mondo. Ha poi aggiunto che Tokio dovrebbe seguire la linea tedesca sulla lettura della propria storia passata.

Il Giappone, grazie all'appoggio degli Stati Uniti, aspira ad un seggio permanente al Consiglio di sicurezza dell'Onu. I Paesi asiatici vicini al Giappone, guidati da Cina e Corea, si sono però impegnati ad ostacolare l'operazione. Essi accusano Tokio di travisare la storia e nascondere crimini commessi durante guerra mondiale.

Il Giappone ha occupato la penisola coreana dal 1910 al 1945. I rapporti fra Seoul e Tokio hanno raggiunto il punto più basso in seguito ad una serie di gesti dei politici giapponesi, sentiti come provocazioni dai coreani. Il premier giapponese Junichiro Koizumi ha visitato il tempio Yasukuni cinque volte dalla sua inaugurazione nel 2001, inclusa la visita dello scorso ottobre, e questo nonostante le forti proteste di Cina e Corea del Sud. Lo scorso mese Taro Aso, ministro degli esteri nipponico, ha suggerito all'imperatore del Giappone di rendere omaggio al tempio, ed ha aggiunto che le richieste di fermare le visite al santuario sono una ingerenza a questioni interne giapponesi.

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