Corea del Sud, staminali adulte "valida alternativa alla clonazione di embrioni"
Seoul (AsiaNews) Il Centro medico cattolico (Cmc) in Corea del Sud ha trattato con successo casi di infarto celebrale e malattie vascolari attraverso l'uso di cellule staminali adulte. Lo ha reso noto il ministero della Sanità sudcoreano il 9 giugno scorso.
Il team del Cmc ha pubblicato i risultati in un documento conclusivo ed ha aggiunto che "i risultati di questo studio incoraggiano ad accelerare la ricerca sulle staminali adulte, valida alternativa alla clonazione di staminali embrionali".
Il metodo vuole proporsi infatti come alternativa alla terapia proposta dal prof. Hwang Woo-suk, il cui team di ricerca il mese scorso ha condotto la prima clonazione "su misura" di cellule staminali embrionali. Sempre Hwang - nel febbraio 2004 - aveva annunciato di aver clonato un embrione umano e di averne prelevato cellule staminali.
La sperimentazione clinica, condotta su 74 persone con gravi malattie vascolari, si basa sull'uso di cellule staminali adulte estratte dal midollo osseo degli stessi pazienti. Il trattamento è risultato benefico per 64 soggetti. Allo studio hanno partecipato il Neuroscience Genome Research Center, la Chonbuk University e la Catholic University of Korea. Cinque dei pazienti avevano subito un infarto celebrale, 23 sono affetti da malattia di Berger e gli altri da disturbi correlati ai vasi sanguigni.
Lo studio clinico ha mostrato che il trattamento con cellule staminali adulte non ha causato effetti collaterali e che i pazienti hanno reagito bene. Ha anche rivelato che dopo il trapianto delle staminali le funzioni degli organi sono migliorate notevolmente.
In Corea sono circa 350mila le persone che soffrono di malattia legate ai vasi sanguigni: ogni anno le cure costano circa 40 milioni di euro. Anche dopo trattamenti costosi in molti casi l'infarto celebrale lascia traumi fisici notevoli come paralisi e disordini della parola.