Corea del Nord, video su esecuzione di chi tenta l'espatrio
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) - Un plotone prende la mira, quindi spara. Subito dopo, le figure sfuocate dei cadaveri dei nordcoreani uccisi per aver tentato di espatriare dal Paese comunista. Il video, ottenuto dalla Japan Independent News Net, mostra 3 esecuzioni capitali avvenute in Nord Corea l'1 e 2 marzo. La Nippon Television Network ha trasmesso parte del video mercoledì scorso. "È la prima volta che un filmato di esecuzioni pubbliche viene portato fuori dalla Corea del Nord e mostrato al mondo" ha dichiarato Hitoshi Takase, presidente della News Net.
Il governo di Tokyo, per bocca del capo della segreteria di gabinetto Hiroyuki Hosada, si è detto "preoccupato" dal fatto che apparentemente il video mostra esecuzioni pubbliche. Già da tempo attivisti per i diritti umani della Corea del sud affermano che il regime di Pyongyang esegue uccisioni in pubblico per terrorizzare i cittadini e costringerli a restare in patria.
Nel video, che sembra essere stato girato con una telecamera nascosta, vengono mostrate due persone uccise il primo marzo nella città di Hoeryong, vicino al confine con la Cina. I condannati affrontano il plotone di esecuzione poco dopo un breve processo nel quale sono stati riconosciuti colpevoli di aver tentato l'espatrio illegale in Cina.
In due sequenze, tre uomini armati sparano contro il prigioniero legato ad un palo.
Nel corso dello stesso processo che appare nel video, il giudice condanna altre due perone all'ergastolo e altre 5 a pene fra i 10 e i 15 anni in campi di lavoro forzato.
Nella registrazione si vede inoltre che il giorno seguente nella stessa città si tiene un nuovo processo nel quale un'altra persona viene condannata a 10 anni di lager e viene eseguita un'altra pena capitale.
News Net afferma che il filmato è stato portato fuori dalla Corea del Nord da alcuni fuggiaschi.
Il mese scorso la Commissione di aiuto per i rifugiati nordocoreani, un gruppo per i diritti umani di Seoul, aveva dichiarato che la Nord Corea aveva messo a morte 70 fuggitivi catturati in Cina e rispediti a casa con lo scopo di scoraggiare i cittadini a lasciare il Paese.
Secondo gli ultimi dati nel 2004, 1900 nordcoreani sono scappatti dal regime di Kim Jong-il, con un incremento del 50% rispetto all'anno precedente. La Commissione stima che più di 100 mila nordocoreani siano nascosti in Cina. (LF)