Corea del Nord, ripresa la costruzione di 2 reattori nucleari
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) La Corea del Nord ha ripreso i lavori di costruzione di 2 reattori nucleari, che erano stati sospesi nel 1994. Lo riporta il Nihon Keizai,un quotidiano giapponese che cita anonime fonti governative degli Stati Uniti: secondo le fonti queste accuse sono confermate dai dati inviati da alcuni satelliti spia.
I reattori in analisi sono quelli di Yongbyon, in grado di sprigionare 50 mila kilowatt di energia, e quello di Taechon, da 200 mila kilowatt: entrambi gli edifici si trovano nel nord del Paese, in una zona ad altissima presenza militare. Il primo a 90 chilometri a nord della capitale è stato riattivato, anche se incompleto, nel marzo 2005. Secondo esperti internazionali è in grado di produrre il plutonio necessario per circa 6 bombe atomiche.
La costruzione dei reattori era stata interrotta 11 anni fa in cambio di aiuti alimentari ed energetici: erano stati installati nel Paese 2 impianti idrici in grado di soddisfare il fabbisogno energetico nordcoreano.
Secondo gli analisti politici la mossa nordcoreana è "un avvertimento" alla comunità internazionale ed una "dimostrazione di quanto sia facile per la Corea del Nord riprendere la costruzione di armi atomiche". La Corea del Nord ha almeno 8 ordigni atomici ma non è chiaro se questi possono essere inserite all'interno di testate missilistiche. In ogni caso molti analisti militari sostengono che Pyongyang possiede, oltre alle armi convenzionali, anche un gran numero di ordigni chimici e biologici.
La mossa di Pyognyang, se confermata, rappresenta un ulteriore passo di allontanamento dalla ripresa dei "colloqui a 6 sul nucleare", trattative fra Usa, Giappone, Corea del Nord, Corea del Sud, Cina e Russia per il disarmo nucleare. Il Paese ha lasciato il tavolo dopo la terza sessione di incontri (giugno 2004). Il 10 febbraio 2005 il regime nord coreano ha confermato ufficialmente di avere la disponibilità di un arsenale atomico e l'intenzione di accrescerne la potenza.