Corea, “c’è una possibilità per la pace”
Secondo il governatore del New Mexico Bill Richardson, arrivato a Pechino dopo cinque giorni di permanenza a Pyongyang, il regime del Nord “ha rinunciato a reagire alle manovre militari del Sud, dimostrando che esiste una possibilità per il dialogo”. Sembra che verranno persino riammessi gli ispettori dell’Aiea, cacciati nel 2009.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Nella penisola coreana “c’è la possibilità di tornare al dialogo fra le parti, interrotto da troppi mesi. E questa possibilità si è concretizzata con la rinuncia, da parte della Corea del Nord, a reagire con un attacco militare alle manovre tenute ieri dall’esercito sudcoreano”. È quanto afferma il governatore del New Mexico Bill Richardson, arrivato a Pechino dopo cinque giorni di permanenza a Pyongyang.
Richardson ha voluto “lodare la responsabilità mostrata dalla Corea del Sud nel condurre le esercitazioni, come è nel loro diritto”, senza dare adito a reazioni da parte del Nord. “È stata una missione positiva” ha aggiunto il governatore, ricordando che i dirigenti nordcoreani non solo hanno evitato di reagire alle manovre con gli “attacchi devastanti che avevano minacciato”, ma hanno anche “accettato di far tornare nel Paese gli ispettori nucleari dell’Aiea.
Questi erano stati cacciati dal regime nel 2009, e la decisione di Pyongyang aveva scatenato un nuovo turno di sanzioni internazionali contro il Paese. Ora, sostiene l’emissario americano, il governo del Nord ha anche accettato di vendere ad un Paese non specificato, ma che potrebbe essere la Corea del Sud, le 12mila barre di materiale fissile adatto ad innescare una bomba atomica che sono in loro possesso.
“Ora tocca ai governi intervenire – ha concluso Richardson – perché credo che ci sia un’opportunità per riprendere i Colloqui a sei”. Il riferimento è ai Colloqui a sei sul disarmo nucleare della penisola coreana: a questo tavolo, interrotto da due anni, prendono parte le due Coree, la Cina, gli Usa, il Giappone e la Russia.
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