Corea, le inondazioni al Nord potrebbero aver ucciso 900 persone
Lo dichiarano fonti parlamentari sudcoreane. Seoul offre a Pyongyang 200 milioni di euro per fare fronte ai danni provocati dalle piogge di agosto.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) Le inondazioni che hanno colpito nel corso di agosto la Corea del Nord potrebbero aver provocato fra le 800 e le 900 vittime. Lo ha annunciato oggi l'assistente di un parlamentare sudcoreano, che cita come fonte la principale agenzia di spionaggio nazionale.
Park Ung-seo, portaborse del repubblicano Chung Hyung-keun, ha spiegato che i dati sono stati forniti dall'Agenzia di spionaggio nazionale alla Commissione parlamentare dell'intelligence.
I dati sono in linea con quelli forniti da un giornale giapponese che appoggia il regime di Kim Jong-il, che all'inizio del mese parlava di 540 morti e 295 dispersi, ma contrastano con i dati ufficiali presentati dalla Croce Rossa nordcoreana. I rappresentanti dell'organizzazione umanitaria, infatti, hanno incontrato la loro controparte del Sud il 19 agosto ed hanno dichiarato "morti o dispersi" 150 loro connazionali.
Per i media ufficiali del regime le vittime sono "centinaia", mentre per alcune Organizzazioni non governative sono "decine di migliaia".
La Corea del Nord è uno dei regimi più chiusi al mondo per quanto riguarda la diffusione di notizie all'estero e non permette viaggi indipendenti all'interno del suo territorio, neanche per i relativamente pochi operatori umanitari che vivono all'interno dei suoi confini. Per questo motivo, è sempre molto difficile dare stime credibili in caso di catastrofi.
Il governo sudcoreano ha offerto un pacchetto di aiuti per un valore pari a 240 miliardi di won [circa 200 milioni di euro ndr], nonostante l'intenzione espressa da Seoul di interrompere ogni aiuto umanitario a seguito dei test missilistici effettuati da Pyongyang il 4 luglio scorso.