30/11/2018, 09.05
COREA
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Corea, dopo 10 anni un treno attraversa il confine tra Nord e Sud

La perlustrazione ferroviaria comune fa parte di un accordo tra i leader delle Coree, firmato in aprile. Il convoglio è partito da Dorasan (nel Sud) e in 18 giorni ispezionerà 1.200 km di binari. Mons. You: “Necessario fare passi insieme”.

Seoul (AsiaNews) – Per la prima volta in 10 anni, un convoglio ferroviario è partito dalla Corea del Sud e attraverserà il confine più militarizzato al mondo. Il treno affronterà un viaggio di 18 giorni nel Nord e sarà parte di una missione congiunta per modernizzare la fatiscente rete ferroviaria di Pyongyang e collegarla a quella del Sud.

Il treno, composto da sei carrozze con a bordo decine di ufficiali ed esperti sudcoreani, ha lasciato la stazione di Dorasan, appena a sud del confine inter-coreano, verso le 9.05 di questa mattina. Il ministro sudcoreano dell’Unificazione afferma che il convoglio è diretto alla stazione di Panmun, a Kaesong, città di frontiera del Nord: sarà utilizzato per ispezionare 1.200 chilometri di binari.

La perlustrazione fa parte di un accordo tra i leader delle Coree, firmato in aprile, per modernizzare e ricollegare i sistemi ferroviari nel tentativo di favorire la riconciliazione della penisola coreana. L'ispezione ferroviaria è la prima del suo genere dal 2007, quando le due Coree hanno controllato un tratto di 412 km, che collegava Kaesong a Sinuiju.

Nord e Sud hanno hanno operato servizi di trasporto merci tra la stazione di Dorasan e la stazione di Panmun per circa un anno fino al 2008, quando le relazioni tra i due Paesi si sono raffreddate. Da quando la penisola è stata divisa dopo la guerra del 1950-53, è la prima volta che un treno della Corea del Sud percorre la ditanza dal Monte Kumgang al fiume Tumen.

Mons. Lazzaro You Heung-sik, vescovo di Daejeon racconta ad AsiaNews che l'ispezione “sarebbe dovuta partire a settembre, ma è stata rinviata per volere degli Stati Uniti”.  “Washington – prosegue – temeva possibili violazioni imposte dall’Onu alla Corea del Nord. Il progetto ha ripreso quota grazie ai dialoghi tra i Paesi ed i loro apparati militari. Senza l’approvazione di Usa, Onu, Cina, ecc…  non è possibile avviare simili iniziative. Spero che d’ora in poi gli americani assumano posizioni più morbide, perché al momento chiedono alla Corea del Nord di umiliarsi. È tuttavia necessario fare dei passi insieme”.

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