Cordiale incontro del Papa con i rabbini capo di Israele
Chiesta a Benedetto XVI l'istituzione di una giornata contro l'antisemitismo.
Castel Gandolfo (AsiaNews) - E' "un ulteriore passo verso il processo di costruzione di relazioni religiose più profonde tra cattolici ed ebrei" la visita dei due rabbini capo di Israele a Benedetto XVI, nelle parole che lo stesso Papa ha rivolto a Shlomo Moshe Amar, rabbino capo sefardita e Yona Metzger, rabbino capo askenazita, accolti con "cuore aperto" da Benedetto XVI a Castel Gandolfo.
L'incontro, legato alle celebrazioni per i 40 anni della Dichiarazione conciliare Nostra Aetate, sui rapporti con le religioni non cristiane ed in particolare con l'ebraismo, ha dato anche occasione ai 2 religiosi ebrei di rinnovare al Papa l'invito a visitare Israele, che già gli era stato rivolto, a luglio dal primo ministro israeliano Ariel Sharon.
Nel corso dell'incontro che i rabbini nel corso di una conferenza stampa hanno definito "molto cordiale", Benedetto XVI ha rivolto un pensiero anche alle comunità cristiane di Terra Santa, ce ha definito "presenza e testimonianza vivente fin dagli albori della cristianità e attraverso tutte le vicissitudini della storia. Oggi, questi fratelli e sorelle nella fede - ha aggiunto - si trovano di fronte a sfide sempre nuove". . Dal canto loro gli esponenti religiosi ebrei hanno chiesto al Papa che la Chiesa cattolica dedichi una giornata alla condanna dell'antisemitismo, in particolare all'illustrazione dei contenuti della Nostra Aetate. E proprio nel ricordo di quella dichiarazione del Vaticano II, la giornta potrebbe cadere il 28 ottobre, giorno nel quale il documento fu firmato.