Controllo di sicurezza antisismica su tutte le scuole cinesi
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Pechino ordina un controllo antisismico su tutte le scuole della Nazione, un mese dopo che centinaia di scuole sono crollate per il terremoto del Sichuan uccidendo oltre 9mila studenti e insegnanti. Il sito web del ministero dell’Educazione dice che “i governi locali debbono svolgere un controllo della qualità delle strutture pubbliche, dai giardini d’infanzia alle università, tra cui scuole, dormitori e bagni pubblici”, con speciale attenzione a quelli realizzati prima del 2001. “Per gli edifici potenzialmente pericolosi, se ne cesserà l’utilizzo e si svolgeranno ulteriori esami”.
Dopo il terremoto ci sono state forti polemiche per le molte scuole crollate, mentre spesso gli edifici circostanti sono rimasti in piedi (nella foto, la scuola elementare Xinjian a Dujiangyan, dove sono morti 300 bambini). I genitori dei molti studenti morti hanno chiesto notizie, indagini e la punizione dei responsabili per la cattiva costruzione, ma i governi locali hanno risposto con il silenzio, con l’intervento della polizia per sciogliere proteste e cacciare giornalisti, con semplici parole di cordoglio e modeste offerte di denaro (35mila yuan, 3.500 euro per ogni bambino morto).
Lin Qiang, viceispettore del Dipartimento educativo provinciale del Sichuan, a maggio ha accusato “i funzionari dell’educazione di avere stornato fondi per corruzione” e avere così costruito le scuole non nel modo migliore.
Intanto ieri le autorità hanno dichiarato il cessato allarme per il lago Tangjishan, creato dal sisma, le cui acque per settimane hanno minacciato di travolgere gli argini e sommergere la zona sottostante con 1,3 milioni di persone. Il canale creato in pochi giorni sta facendo defluire le acque e l’esercito con l’esplosivo le ha deviate in una zona già distrutta della città di Beichuan.