Continua a crescere in India il prezzo del cibo
In una settimana l’aumento è stato del 121,21% rispetto all’anno passato e dello 0,8% rispetto alla settimana precedente. I maggiori prezzi rafforzano l’inflazione, che rischia di superare la crescita economica del Paese. Il 25 ottobre, la banca centrale ha aumentato il tasso di sconto per la 13ma volta da marzo 2010.
New Delhi (AsiaNews) – Cresce in India il prezzo dei cibi. Malgrado la politica di stretta creditizia portata avanti dalla centrale Reserve Bank of India (Rbi), infatti, l’indice dei prezzi all’ingrosso dei beni alimentari segna nella settimana dal 15 al 22 ottobre, un aumento del 12,21% rispetto all’anno passato, maggiore anche dell’11,43% registrato nella settimana precedente. Il dato segnalato è il più alto che si registra da gennaio, quando l’indice segnò un aumento del 12,9%.
L’aumento, che su base settimanale sfiora lo 0,8%, è attribuito agli alti prezzi degli alimenti altamente proteici - come carne, pesce, uova – alle difficoltà di approvvigionamento e al cattivo sistema di distribuzione. La scarsità di infrastrutture, infine, rende spesso difficile trasportare le derrate alimentari e si calcola che il 40% della frutta e della verdura marcisca prima di arrivare sui banchi dei mercati.
L’alto prezzo dei cibi preoccupa perché dà forza a un’inflazione che da 10 mesi è indicato al 9%, dato, quest’ultimo, che allarma anche perché supera la crescita economica, fissata per il 2011 intorno all’8%. La Rbi sta reagendo imponendo la crescita del costo del denaro. Un aumento del tasso dello 0,25% annunciato il 25 ottobre è stato il 13mo da marzo 2010.
L’aumento, che su base settimanale sfiora lo 0,8%, è attribuito agli alti prezzi degli alimenti altamente proteici - come carne, pesce, uova – alle difficoltà di approvvigionamento e al cattivo sistema di distribuzione. La scarsità di infrastrutture, infine, rende spesso difficile trasportare le derrate alimentari e si calcola che il 40% della frutta e della verdura marcisca prima di arrivare sui banchi dei mercati.
L’alto prezzo dei cibi preoccupa perché dà forza a un’inflazione che da 10 mesi è indicato al 9%, dato, quest’ultimo, che allarma anche perché supera la crescita economica, fissata per il 2011 intorno all’8%. La Rbi sta reagendo imponendo la crescita del costo del denaro. Un aumento del tasso dello 0,25% annunciato il 25 ottobre è stato il 13mo da marzo 2010.
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