Contadino denuncia focolaio di influenza aviaria in Cina: arrestato
Si teme una "vendetta" del governo locale e i media chiedono immediate informazioni. Nuovi focolai infettivi in Vietnam.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) Arrestato il contadino che rivelò un contagio tra il pollame nell'Anhui. In Vietnam 4 nuovi focolai al confine con la cinese provincia di Guangxi.
Cina. Il 14 ottobre Qiao Songju, contadino di Gaoyou nel Jiangsu, vide riferiscono i media locali - che oltre 200 oche erano morte in una fattoria del vicino villaggio di Liangying, a Tianchang nell'Anhui. Ne informò il ministero dell'Agricoltura, nel timore che le autorità locali potessero nascondere la notizia . Il 26 ottobre fu interrogato dalla polizia per sapere racconta la moglie quanto era stato pagato per questa informazione. Dal 25 novembre è detenuto con l'accusa di estorsione.
Mancano dichiarazioni ufficiali ma il suo avvocato riferisce che le accuse riguardano oltre a un caso di vaccino vecchio di 2 anni "il focolaio di influenza aviaria nella città di Tianchang, nella vicina provincia dell'Anhui", secondo quanto gli ha detto la polizia.
I media locali danno ampio risalto al caso, si interrogano se è una ritorsione dei poteri locali e chiedono con urgenza indagini e spiegazioni ufficiali.
Qiao è una delle 53 persone nominate dai media statali per concorrere a un premio annuale assegnato a chi ha dato nell'anno un importante contributo alla società.
Vietnam. Annunciati ieri 4 nuovi focolai di contagio che hanno ucciso oltre 900 polli nella provincia settentrionale di Cao Bang, vicino al confine con la Cina. Abbattuti migliaia di polli. Il virus è ora diffuso in 17 delle 64 province e da ottobre sono stati abbattuti 2,39 milioni di polli.
Thailandia. Il governo ha ripristinato, dal 1° gennaio, i popolari combattimenti tra galli, banditi per paura del contagio. I galli dovranno essere muniti di un "documento" personale, completo di fotografia e di certificato sanitario. Questi combattimenti sono anche un'importante risorsa economica per i contadini che li allevano e il bando aveva causato persino proteste di piazza: a novembre a Suphan Buri, a ovest di Bangkok, avevano manifestato oltre 120 mila persone.
Myanmar. La giunta militare ha preso l'impegno di rendere noto ogni focolaio di infezione che dovesse essere individuato nel Paese, considerato da alcuni esperti un "buco nero" nel sistema informativo contro l'influenza aviaria. L'H5N1 non sembra aver finora colpito quella Regione.
Arabia Saudita. Proibita la caccia agli uccelli migratori durante l'inverno. (PB)
