Consiglio degli ulema: è un “peccatore” chi finanzia il terrorismo
I leader religiosi sauditi affermano che è “proibito” dalla legge islamica ogni atto eversivo, compreso il sostegno economico ai fondamentalisti. Nella norma vengono ripresi anche alcuni passi del Corano. Analisti musulmani: norma di facciata per l’Occidente, ma non ha efficacia.
Riyadh (AsiaNews/Agenzie) – Finanziare il terrorismo è “vietato dalla Sharia islamica” ed è quindi “un crimine punibile”. E’ una condanna senza attenuanti quella emessa dal saudita Consiglio degli ulema anziani, che riunisce i più autorevoli leader religiosi del Paese. Il Consiglio, di nomina governativa, definisce “proibito” dalla legge islamica ogni atto di terrorismo, anche “l’aiuto o il tentativo di commettere un atto terroristico di qualsiasi tipo” e costituisce per questo “un crimine punibile”.
La norma emanata dagli Ulema intende dissipare ogni dubbio o incomprensione su cosa significhi “sostenere i terroristi” e li bolla come “peccatori”. Esperti musulmani di politica internazionale ritengono però che la risoluzione sia “un messaggio all’Occidente”, per mostrare che l’Arabia Saudita è impegnata nella lotta al terrorismo. Tuttavia, essi sottolineano che è più una norma di facciata, piuttosto che una misura efficace per sconfiggere le frange fondamentaliste.
Per dare maggiore fondamento alla risoluzione vengono inoltre segnalati alcuni passi del Corano, in cui emerge la necessità di seguire “pietà e virtù” e si condanna chi “aiuta altri a peccare”. Tuttavia, gli analisti ritengono che la fatwa “avrà poca presa” su quanti finanziano gruppi terroristi.
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