08/07/2005, 00.00
ASIA-GRAN BRETAGNA
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Condanna e orrore dall'Asia per gli attentati di Londra

(AsiaNews/Agenzie) - Atto barbarico che ha bisogno della risposta compatta e decisa di tutti i Paesi civili. All'indomani delle bombe che ieri a Londra hanno ucciso almeno 37 persone e ferite 700, dalla Cina alla Malaysia fino al Medio Oriente i capi di Stato invitano a una più stretta collaborazione nella lotta al terrorismo, fenomeno che molti di loro vivono come minaccia quotidiana.

Dura condanna dall'Indonesia, il Paese musulmano più popoloso al mondo e che dal 2002 ha già sperimentato 3 violenti attacchi dei militanti islamici. "Siamo scioccati da questi atti barbarici che uccidono così numerosi civili innocenti" ha detto Yuri Thamrin, un portavoce del ministro degli esteri da Jakarta. "Li condanniamo completamente".

All'unità invita il premier iracheno, Ibrahim Jaafari. Egli ha condannato "il disgraziato atto terroristico a Londra" e ha sottolineato la necessità che tutti i Paesi lavorino insieme per sconfiggere il terrorismo.

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Hamid-Reza Asefi ha dichiarato che l'Iran disapprova il ricorso al terrore per ottenere qualcosa, un "modo ritenuto inappropriato". L'ayatollah Mohammad Emami-Kashani ha definito gli attacchi "atti barbarici che non hanno nulla a che vedere né con l'Islam, né con l'umanità".

Per quanto riguarda la Siria, il presidente Assad ha dichiarato che "a nome del popolo siriano e a nome mio denunciamo, condanniamo e rifiutiamo queste orribili azioni".

In questo senso la Cina ha promesso di lavorare in modo più stretto con gli altri governi. Liu Jianchao, portavoce del ministero degli Esteri, ha detto: "Chiunque compia attacchi terroristici e provochi morte tra civili deve essere risolutamente condannato, al di là del suo scopo". Liu ha aggiunto che questa tragedia dimostra come la lotta globale al terrorismo "rimane un obiettivo arduo da raggiungere e la comunità internazionale ha ancora molta strada da percorrere".

"Non sappiamo chi ha commesso questo mortale e terribile atto – ha detto il premier malaysiano Abdullah Ahmad Badawi -  ma dobbiamo assicurarci che non vinca". "Tutti i Paesi devono lavorare insieme contro il terrorismo". Badawi invita i Paesi islamici a respingere la violenza, perché il terrorismo "non porta alla soluzione dei problemi affrontati" dai musulmani nel mondo. La Malaysia occupa la presidenza dell'Organizzazione della Conferenza islamica.

Donald Tsang, capo dell'esecutivo del territorio di Hong Kong, ex colonia britannica, ha promesso protezione ai diplomatici e cittadini inglesi e un incremento della sicurezza. "Sono scioccato e rattristato da quello che è successo a Londra – ha detto - sentiamo abbastanza chiaramente che il terrorismo è il nemico del mondo  civile".

Il governo delle Filippine, che sta ancora valutando se fra le vittime delle bombe a Londra ci siano anche dei connazionali, condanna duramente gli attentati, tacciando di codardia i terroristi.

Per il presidente pakistano Musharraf e il primo ministro Aziz il fatto di ieri ha spinto ancora di più il Paese a combattere contro il terrorismo. Musharraf ha dichiarato che "è con un senso di profondo dolore che ho imparato delle esplosioni nel centro di Londra, portando devastazione e la morte di persone innocenti".

La presidente dello Sri Lanka, Chandrika Kumaratunga, ha dichiarato di essere rimasta scioccata e sgomentata.

Il ministro degli Esteri thailandese, Kantathi Suphamongkhon, sostiene che questi attacchi servono a ricordarci come la minaccia del terrorismo internazionale sia sempre presente.

Per il primo ministro indiano Singh questa è la dimostrazione che il terrorismo internazionale non ha confini.
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