Commissione Onu chiede di visitare il Panchen Lama sequestrato da Pechino
Le autorità cinesi rispondono che Gedhun Choekyi Nyima, ora di 16 anni, sta bene e non vuole ricevere visite di estranei "per non essere disturbato".
Ginevra (AsiaNews/Agenzie) La Commissione Onu per i diritti del bambino ha chiesto di poter visitare in modo indipendente Gedhun Choekyi Nyima, il giovane Panchen Lama da 10 anni agli arresti domiciliari in Cina.
Jacob Egbert Doek, presidente di una Commissione indipendente di esperti, durante l'analisi di un report sulla Cina, ha detto che il bambino ora di 16 anni "venne portato via dal Tibet in Cina contro la sua volontà e quella dei suoi parenti". Le ripetute richieste di un incontro con Gedhun sono state respinte dalle autorità cinesi, ma Doek sottolinea che "solo una visita potrebbe confermare le dichiarazioni di Pechino, secondo cui l'ormai adolescente sta bene". "Il rifiuto continuo da parte delle autorità cinesi dice fa pensare che vi sia qualcosa di storto".
Nel maggio del 1995 il Dalai Lama in esilio in India - con l'aiuto di Chatrel Rimpoche, abate del monastero di Tashilhumpo (Xigaze, Tibet) - aveva riconosciuto il nuovo Panchen Lama nel piccolo Gedhun Choekyi Nyima, che allora aveva 6 anni. L'Ufficio Affari Religiosi, per indebolire l'autorità del Dalai Lama, ha scelto invece nel novembre dello stesso anno Gyaincain Norbu, un altro bambino di 6 anni, adducendo ragioni rituali speciali. Dopo il riconoscimento il piccolo Gedhun Choekyi Nyima è stato sequestrato dalla polizia. Amnesty International lo ha definito "il più giovane prigioniero di coscienza del mondo".
La delegazione cinese, guidata da Sha Zhukang (ambasciatore di Pechino presso le Nazioni Unite), ha detto alla Commissione che il giovane e la sua famiglia "non vogliono essere disturbati da visitatori stranieri perché la cosa potrebbe avere effetti negativi". La delegazione ha aggiunto che Gedhun è un ragazzo tibetano come tanti e che ha frequentato la scuola secondaria con buoni risultati.