Comitati diocesani "Giustizia e Pace" contro la politica di Seoul
Seoul (AsiaNews/Cbck) – Dura presa di posizione di alcuni comitati “Giustizia e Pace” contro la politica del governo, ritenuta nociva per il bene comune. Chiedono di ripartire dal bene comune e dalla persona e prospettano altrimenti una ferma opposizione.
La commissione della diocesi di Seoul, in un documento su: “La comunicazione con la gente e il ripristino della moralità hanno priorità sulla crescita economica”, osserva che “ogni istituzione e politica di una nazione dovrebbe mirare alla protezione della dignità umana e della vita, avere considerazione per chi è più debole socialmente e perseguire il bene comune. Ma il nuovo governo persegue politiche che aggravano i conflitti sociali, non si pongono nella giusta direzione ma sono orientate da finalità materialistiche e di sviluppo economico”.
Tra le politiche che hanno causato l’attuale disordine sociale, sono ricordati il problematico accordo per l’importazione di manzo dagli Stati Uniti, il poco verosimile progetto per il Gran canale, quelli impropri per lo sviluppo urbano, le punizioni troppo lievi per i delinquenti politici e per chi è molto ricco e la revisione sbagliata della legge su bioetiche e sicurezza.
Il documento si conclude con cinque proposte: rinegoziare l’accordo per l’importazione di manzo Usa, annullare il progetto Gran canale, inserire nei programmi di sviluppo urbano maggiori sostegni per poveri e bisognosi, assicurare maggiore imparzialità di giudizio anche per politici corrotti e persone ricche, rivedere la Legge su bioetiche e sicurezza.
Padre Hugh Park Jeong-woo, direttore di Giustizia e pace per l’arcidiocesi di Seoul, dice che “governo e pubblici funzionari debbono prestare attenzione alle richieste per il bene comune, il rispetto della vita e i fondamentali diritti umani e portare avanti politiche fondate sulla moralità, piuttosto che miranti a soli fini economici”.
I Comitati della diocesi di Kwangju hanno tenuto il 2 giugno una conferenza stampa con il motto: “Scegli la vita, adesso, cosicché tu e i tuoi discendenti possiate vivere” (tratto dal Deuteronomio, 30, 19). Intendono “partecipare al movimento di boicottaggio contro l’importazione di manzo Usa, affermare in modo diverso la missione della Chiesa per la protezione della dignità della vita e della legge naturale”.