Colombo: l’Iva affossa l’istruzione, aumenti record per cancelleria e libri
L’aumento del 18% mette in ginocchio le famiglie, i costi sono diventati “insostenibili e inaccessibili”. In calo anche le importazioni di cancelleria, librerie storiche licenziano il personale. Dimezzate le liste dei libri, genitori in cerca di sconti e costretti a tagli sul materiale scolastico. Il prezzo della carta è aumentato del 300%.
Colombo (AsiaNews) - L’aumento dell’imposta sul valore aggiunto (Iva) fino al 18% rischia di mettere in ginocchio le famiglie, in particolare per i costi elevati nel settore dell’istruzione che risultano essere sempre più “insostenibili e inaccessibili”. È il grido d’allarme lanciato da genitori preoccupati per il futuro dei figli e il loro percorso educativo, con il prezzo dei libri che si fa sempre più elevato, così come gli articoli di cancelleria, zaini e scarpe. In molti lamentano infatti di non riuscire più a coprire le spese, tanto che molti bambini in età scolare non hanno nemmeno iniziato l’anno perché le famiglie non erano in grado di far fronte agli acquisti, dalle penne ai testi.
Allo stesso modo, a causa del rincaro dell’Iva e del calo nelle vendite, sono diminuite pure le importazioni di articoli di cancelleria e diverse librerie storiche a Colombo, Kandy e nelle principali città hanno licenziato il personale. Commercianti e genitori parlano di situazione difficile su tutti i fronti, mentre sono ridotti al minimo gli acquisti anche di beni di prima necessità e sono stati adottati meccanismi di ripiego - spesso in negativo - per garantire l’istruzione dei bambini. Sandya Lakmali, Anil Wijepala e Senthil Thurairajah, abitanti a Mattakkuliya, nella zona di Colombo 15, raccontano ad AsiaNews che “i genitori lavorano duramente per dare ai loro figli un’istruzione di alto livello, ma la maggior parte incontra sempre più difficoltà a farlo”. Le difficoltà maggiori riguardano nuclei in cui vi è un solo genitore che lavora. “Molti di noi - proseguono - hanno sacrificato il consumo di cibo” con soli due pasti al giorno “per fronteggiare le spese”.
“In passato - spiegano - potevamo acquistare l’intera lista di libri in un solo negozio, ma ora ne visitiamo diversi in cerca di sconti. A volte non riusciamo a comprare alcuni articoli essenziali perché non sono accessibili. Alcuni benefattori si sono offerti di aiutarci a comprare gli articoli scolastici necessari. Tuttavia, anche i costi di trasporto sono attualmente insostenibili”, mentre i genitori sono sottoposti “a forti pressioni finanziarie, poiché le scuole impongono tasse extra, note spese come ‘commissioni’, sostenendo che servono per la manutenzione delle infrastrutture. Un gran numero di studenti - concludono Sandya, Nihal e Senthil - ha abbandonato la scuola e molti del quartiere, soprattutto quelli di età superiore ai 14 anni, lavorano come operai nei cantieri”.
Secondo Gunapala Nandasena, proprietario di una cartoleria presso il People’s Park Complex di Pettah, in passato le persone ”fornivano un’intera lista di libri e acquistavano tutti gli articoli. Oggi i genitori valutano i prezzi e riducono la quantità delle merci comprate. Questo cambiamento nel comportamento dei consumatori ha portato al dimezzamento delle liste di libri che, di solito, riceviamo. A causa del calo delle vendite, ho dovuto licenziare parte del personale perché è difficile mantenere il negozio con l’aumento dei prezzi dell’elettricità, il costo elevato della cancelleria e i lavoratori che chiedono essi stessi un aumento di stipendio” per fronteggiare il caro-vita. “A volte - conclude - gestisco il negozio da solo, perché i due lavoratori anziani frequentano le cliniche del National Hospital di Colombo”.
Nel frattempo, secondo gli editori migliaia di posti di lavoro nell’industria di settore in Sri Lanka andranno persi e altri negozi falliranno presto. Essi affermano che attualmente circa il 30% delle librerie è andato incontro a chiusura. Un dato su tutti: prima dell’anno corrente non vi erano tasse sui libri, la cui introduzione a scattata dal primo di gennaio 2024. Il presidente dell’Associazione editori di libri dello Sri Lanka (Slbpa), Samantha Indeewara, parla di un aumento generalizzato che riguarda tutte le materie prime. Ad esempio, il prezzo della carta è aumentato del 300% negli ultimi anni, mentre l’isola importa sino al 90% degli elementi necessari per la produzione e la stampa di un libro. Tutti questi elementi - rispetto a un passato di esenzione - oggi sono stati assoggettati all’Iva e ad altri dazi all’importazione.
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