Colombo: inflazione alle stelle, cala il reddito delle famiglie
Venditori ambulanti e lavoratori alla giornata non riescono a comprare nemmeno gli alimenti più economici come la verdura. Alcuni prodotti si trovano solo nei mercati informali. Il governo ha stanziato un pacchetto di aiuti ma non ha spiegato come intende finanziarlo.
Colombo (AsiaNews) - Il 2022 non è cominciato nel migliore dei modi per la popolazione dello Sri Lanka: l’inflazione è ai massimi storici e a causa delle chiusure per contrastare la pandemia i lavoratori a giornata continuano a vedere diminuire il loro reddito. Alcune famiglie non riescono a permettersi nemmeno gli alimenti più economici, come la verdura.
Lunghe code si sono formate negli ultimi giorni per cercare di ottenere un po’ di gas per la cucina, latte in polvere o riso; beni introvabili se non nei mercati informali. In diverse occasioni alcune persone sono svenute mentre erano in coda.
Siriyawathi Kamala, vedova e madre di quattro figli, prima della pandemia da Covid-19 riusciva a guadagnare tra le 700 e le 1.000 rupie al giorno (tra i 3 e poco più di 4 euro) facendo la venditrice ambulante. Tornata al lavoro da due mesi, ora non riesce a ottenere più di 500 rupie al giorno (2,2 euro).
“Cosa posso comprare con questi pochi soldi?”, ha detto ad AsiaNews. “Anche la tariffa dell’autobus è aumentata. Senza aiuti finanziari noi poveri moriremo”.
Susantha Nimal esce di casa ogni giorno alle 4 del mattino per andare a vendere il pesce: con la sua bicicletta pedala per 15 km per andare al mercato sulla spiaggia di Negombo, comprare il pesce fresco e poi rivenderlo ai villaggi. “Nessuno compra più tanto pesce come prima”, ha commentato. “A fine giornata sono costretto a congelare quello invenduto e metterlo da parte. Ora tutto costa molto di più”.
Secondo il Bath Curry Indicator (Bci) del think tank Advocata, che monitora le variazioni mensili dei prezzi al dettaglio degli alimenti, solo tra novembre e dicembre 2021 i prezzi sono cresciuti del 15%, ma quelli delle verdure sono aumentati molto di più: ad esempio, 100 grammi di peperoncini che prima costavano 18 rupie (0,08 euro), ora costano 71 (30 centesimi). I prezzi delle melanzane sono saliti del 51%, le cipolle rosse del 40% e i fagioli e i pomodori del 10%.
Questo vuol dire che se una famiglia di 4 persone a dicembre 2020 spendeva circa 1.165 rupie (5,10 euro) per la spesa di una settimana, un anno dopo, comprando gli stessi beni è stata costretta a pagare 1.593 rupie (quasi 7 euro).
Qualche giorno fa il ministro delle Finanze Basil Rajapaksa ha annunciato di aver stanziato un pacchetto di aiuti per 229 miliardi di rupie (1 miliardo di euro), ma non ha rivelato i dettagli su come il governo intenda finanziare la misura.
15/10/2021 14:18
11/08/2021 09:30