Colombo attacca l’Onu che ha creato un gruppo che indaga sulle violazioni dei diritti umani
La decisione presa ieri da Ban Ki-Moon ha sollevato oggi la dura reazione del governo che nega che i militari abbiano violato i diritti e contesta la composizione stessa del gruppo di esperti.
Colombo (AsiaNews) - Duro attacco del governo dello Sri Lanka all’Onu per la decisione del segretario generale Ban Ki-Moon di creare un gruppo di esperti per indagare su eventuali violazioni dei diritti umani durante i lunghi anni della guerra civile, iniziata nel 1972 e ufficialmente terminata nel 2009.
Oggi, il portavoce del governo di Colombo, Keheliya Rambukwella, ha accusato l’Onu di portare avanti “un tentativo di dare ossigeno al Liberation Tigers of Tamil Eelam (LTTE).
Il gruppo di esperti creato ieri dal segretario dell’Onu ha il compito di “consigliarlo sulla questione delle responsabilità relative alle accuse di violazioni di diritti dell’uomo e del diritto umanitario internazionale durante gli ultimi tempi del conflitto”.
A sollevare le proteste di Colombo è in primo luogo il fatto che l’Onu dia credito alle numerose voci di gruppi come Human Rights Watch (HRW) che accusano l’esercito. HRW, recentemente, proprio in polemica con il governo, ha detto di avere “prove anche fotografiche” delle violazioni. Il presidente Mahinda Rajapaksa (nella foto) ha invece affermato che “le nostre truppe avevano in una mano il fucile e nell’altra una copia della Dichiarazione dei diritti dell’uomo”.
A Colombo non piace neppure la composizione del gruppo, guidato dall’indonesiano Marzuki Darusman, già incaricato di esaminare le violazioni dei diritti umani nella Corea del Nord e che nel 2008 aveva fato parte di una missione sui diritti dell’uomo in Sri Lanka e aveva avuto dei contrasti con le autorità.
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